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Fulco Pratesi, strenuo difensore della natura

di | 2025-03-09T01:33:58+01:00 9-3-2025 0:35|Personaggi, Sezione 7|0 Commenti

PALERMO – Una vita piena e intensa quella di Fulco Pratesi, morto a 90 anni il 1° marzo scorso a Roma, dove era nato nel 1934. Nel 1960 si era laureato in Architettura, ma aveva lasciato la professione quando comprese che un’architettura eccessivamente ‘disinvolta’ causava danni all’ambiente.

Prima di sposare a tempo pieno l’impegno ecologista, Pratesi è stato un cacciatore. Poi, come raccontò lui stesso, durante una battuta di caccia in Turchia, accadde qualcosa che cambiò il suo sguardo sul mondo, sulla natura e gli animali: «Tanti anni fa io ero un cacciatore. Un giorno, mentre mi trovavo a caccia di orsi nei boschi della Turchia, ho assistito ad una scena che mi ha cambiato la vita: un’orsa con i suoi tre cuccioli, a pochi metri da me. In una manciata di secondi ho capito che stavo facendo una follia. Sono tornato in Italia, ho venduto i fucili e, con un gruppo di amici appassionati di natura, ho fondato il WWF. In me era nato un sogno: proteggere gli animali, gli ambienti, fare qualcosa per costruire un mondo di armonia tra uomo e natura…».

La Riserva naturale lago di Burano a Orbetello

Così, nel 1966, con pochi amici, fondò l’Associazione Italiana per il World Wildlife Fund, acronimo del WWF, oggi nota come WWF Italia: ne diventò vicepresidente nel 1970 e poi presidente dal 1979 al 1992 e dal 1998 al 2007. Nel 2007, allo scadere del suo mandato da presidente, Pratesi rimase nell’associazione come presidente onorario; fu presidente del Comitato Scientifico WWF Oasi, direttore responsabile di Panda, la storica rivista del WWF Italia, nata nel 1966 come bollettino dell’Associazione e oggi testata giornalistica.

Dal 1975 al 1980 fu anche presidente della LIPU (Lega Italiana Protezione Uccelli).

L’Oasi WWF Orti Bottagone

Grazie al suo impegno e alla sua tenacia, nacque e si sviluppò il progetto di creare delle zone di territorio protette, le Oasi WWF, la prima delle quali fu istituita presso il lago di Burano, nell’estremità meridionale della Maremma grossetana: il Consiglio nazionale acquisì i diritti di caccia e nel 1967 fu istituita l’Oasi del Lago di Burano, una delle prime zone di protezione naturale in Italia, anche a salvaguardia degli uccelli.

Oggi le Oasi del WWF sono più di cento e tutelano circa 27 mila ettari di territorio. “Dalla ricerca scientifica alle vacanze natura, dall’educazione ambientale con le scuole, all’impegno nella conservazione di specie e habitat e nel recupero ambientale – si legge nel sito del WWF –  sono tantissime le attività che il WWF svolge ogni giorno nelle Oasi, avvalendosi dell’aiuto prezioso e indispensabile dei volontari, ma offrendo lavoro anche a circa 150 persone tra dipendenti e soci delle cooperative”.

Fulco Pratesi ha poi contribuito all’approvazione di leggi importanti a tutela dell’ambiente, come la legge 394 del 1991 – che istituisce e regola i parchi nazionali – e ha progettato numerosi parchi nazionali e riserve naturali in Italia e all’estero.

Dal 1966 al 1972 ha rappresentato l’associazione Italia Nostra, di cui è stato consulente per i problemi ecologici dal 1970 al 1980, nella Commissione Conservazione Natura del Consiglio Nazionale delle Ricerche. È stato anche membro della Consulta per la Difesa del Mare e del Consiglio Nazionale dell’Ambiente. Dal 1995 al 2005 è stato presidente del Parco Nazionale d’Abruzzo.

Iscritto dal 1971 al 2025 come giornalista pubblicista all’Ordine dei Giornalisti del Lazio, si era specializzato in argomenti ecologici e naturalistici: oltre a dirigere la già citata rivista Panda, per anni ha collaborato con Il Corriere della Sera, con L’Espresso e con numerose riviste del settore. Ha anche diretto la rivista per ragazzi L’Orsa.

Ha poi curato le Guide alla Natura d’Italia (assieme a Franco Tassi), e ha scritto vari testi: tra gli altri, Clandestini in Città, Esclusi dall’Arca, Il Mondo della Palude, I Cavalieri della Grande Laguna, Natura in Città, Taccuini Naturalistici, Un cane, Storia della Natura d’Italia. Molti di questi volumi sono stati illustrati dallo stesso Pratesi, che aveva un grande talento artistico  ed era anche un pittore acquerellista: animali, piante e ambienti naturali erano i suoi soggetti preferiti.

Fulco Pratesi

Per due anni, dall’aprile 1992 al marzo 1994, è stato anche impegnato in politica, eletto come deputato nel Parlamento italiano nella lista dei Verdi.

Tra i riconoscimenti che gli sono stati tributati, si ricordano l’onorificenza di Grande Ufficiale dell’Ordine al Merito della Repubblica, consegnatagli il 25 novembre 1994 dall’allora Presidente della Repubblica Oscar Luigi Scalfaro; la dedica di un nuovo ibrido di orchidea spontanea trovato nel Salento, chiamato in suo onore Ophrys × pratesii, la Laurea Magistrale honoris causa in Biodiversità e Biologia Ambientale, conferitagli il 20 luglio 2020 dall’Università di Palermo.

L’Oasi WWF di Morigerati

Infine, ecco come lo ricorda il professore Giuseppe Paschetto, ambientalista e collaboratore di WWF Italia: “Avevo incrociato direttamente la vita di Fulco Pratesi nel 1992, quando eravamo candidati entrambi nella Lista Verde per le elezioni della Camera di quell’anno in Piemonte. Lui venne poi eletto e fece una breve esperienza parlamentare, fino al 1994. Ma la sua grandezza è stata nell’aver portato il WWF in Italia e aver dato vita alla cultura ambientalista in Italia. Architetto di formazione universitaria, era un vero naturalista, innamorato di tutti gli animali e capace di vedere nelle paludi delle risorse di biodiversità, non aree malsane da bonificare come era idea consolidata un tempo, ma piuttosto zone umide da preservare”.

La Riserva WWF Monte Arcosu

E ancora: “È stato certo un pioniere, uno tra i più grandi del nostro Paese. Dietro ad ogni realizzazione del WWF c’era la figura di Fulco Pratesi. Senza di lui l’ambientalismo italiano sarebbe stato più povero. Negli ultimi giorni di vita, ancora attivo fino all’ultimo, ha messo in guardia rispetto al rischio mortale che l’ambiente naturale possa diventare un bene da mercificare, da conquistare, da vendere, da sfruttare. Una ammonizione da tenere ben presente e tradurre in pensieri ed azioni nei tempi cupi che stiamo vivendo in cui tutto a livello internazionale pare andare nella direzione prefigurata da Pratesi. Grazie Fulco per tutto quello che hai fatto di grande e generoso per la tutela della natura”.

Maria D’Asaro

 

 

Già docente e psicopedagogista, dal 2020 giornalista pubblicista. Cura il blog: Mari da solcare
https://maridasolcare.blogspot.com. Ha scritto il libro ‘Una sedia nell’aldilà’ (Diogene Multimedia, Bologna, 2023)

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