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Una giornata dedicata ai disturbi alimentari

di | 2021-03-20T00:00:34+01:00 21-3-2021 6:15|Attualità, Sezione 4|0 Commenti

MILANO – Il 15 marzo è la giornata dedicata alla sensibilizzazione sui disturbi del comportamento alimentare. Tutto è partito dall’iniziativa di un padre, Stefano Tavilla, che ha perso a soli 17 anni sua figlia Giulia a causa della bulimia proprio in questa giornata. Nel 2012, per la prima volta, fu istituita la Giornata Nazionale del Fiocchetto Lilla da parte dell’Associazione “Mi Nutro di Vita” (Pieve Ligure). Successivamente, il 19 giugno 2018 la Giornata del Fiocchetto Lilla fu finalmente sancita dalla Presidenza del Consiglio e il 15 marzo è riconosciuto istituzionalmente come giornata nazionale contro i Disturbi dell’Alimentazione.

Questa giornata vuole essere l’occasione per avvicinare l’opinione pubblica a tutte le tematiche che riguardano le disfunzioni alimentari offrendo speranza e sostegno a coloro che stanno ancora lottando con anoressia, bulimia, binge eating, obesità, Ednos e tante e nuove forme ancora. Molti sono gli obiettivi che si prefigge questa iniziativa. Primo fra tutti quello di difendere i diritti di chi è colpito da un Disturbo Alimentare, DA, combattendo i pregiudizi e le numerose informazioni distorte. Accrescere la consapevolezza a livello individuale, collettivo e istituzionale del tipo di epidemia sociale che purtroppo i DA stanno assumendo a livello nazionale e mondiale, soprattutto in questo periodo di pandemia e clausura forzata. Scoraggiare il disinteresse da parte di chi non è direttamente coinvolto nelle malattia da un lato e denigrare gli atti di bullismo di cui le persone affette da DA sono vittime, soprattutto a scuola. Di fatto ciò che è auspicabile è la creazione di una rete di solidarietà verso chi è colpito da DA per combatterne il disagio relazionale e il senso di abbandono e sconfiggere l’omertà che accompagna questi disturbi.

E’ bene sapere che i DA sono patologie psichiatriche complesse che determinano un importante disagio psicologico ed emotivo e comportano danni alla salute anche gravi e non sempre reversibili minando la qualità di vita dell’individuo. Colpiscono prevalentemente le donne anche se negli ultimi decenni si è registrato un aumento di casi tra gli uomini. Possono comparire a tutte le età e, nonostante il picco si attesti tra i 15 e i 24 anni, ultimamente si è registrato un aumento di questi disturbi in età preadolescenziale, tra gli 8 ei 12 anni, con una prognosi peggiore. In Italia affliggono all’incirca tre milioni di persone e vengono annoverate tra le dieci principali cause di disabilità nelle giovani donne. La guarigione dei disturbi alimentari è possibile anche se in letteratura le percentuali sono riportate in circa il 50% dei casi. L’altro 50% ha un decorso difficoltoso, caratterizzato da frequenti ricadute, cronicizzazione e un alto rischio di mortalità. Questa è la ragione per cui è necessario porre l’accento su queste tematiche sottolineandone le cause, divulgando i possibili effetti e proponendo delle valide soluzioni a chi ne è affetto. La cosa peggiore per chi deve affrontare questo tipo di malattia è quella di sentirsi solo, impotente e abbandonato.

E’ auspicabile che si crei una certa sinergia tra i familiari del malato, il medico di base e tutti gli specialisti che vanno dal nutrizionista allo psicologo, l’internista e lo psichiatra. Importante divulgare quali sono i centri specializzati dove curare i diversi DA, indirizzare e sostenere le famiglie. Ma tutto questo non basta se non si crea attorno alle persone colpite da tali problematiche una rete affettiva che sappia sostenere e accogliere. Perché dietro ad ogni disturbo alimentare c’è sempre la non accettazione di sé ed una grande fame d’amore che va compensata. Dedicare una giornata-evento ai Disturbi del Comportamento Alimentare significa aumentare l’attenzione della popolazione italiana attorno a queste patologie che utilizzano il corpo come mezzo per comunicare un disagio ben più profondo.

E’ quindi fondamentale diffondere la corretta informazione intorno ai DCA, per facilitare la comprensione dei meccanismi psicobiologici che favoriscono la malattia e promuovere la consapevolezza che questi disturbi possono essere curati attraverso una rete assistenziale orientata all’individuazione precoce del disturbo. Infatti per il successo del trattamento sono fondamentali la diagnosi precoce della malattia ed un intervento tempestivo affidato ad un’équipe di medici specialisti. In tutta Italia, in occasione di questa Giornata, vengono organizzati eventi di vario genere: convegni, presentazioni di libri, banchetti informativi, colorazioni lilla di fontane/monumenti proprio per dare voce e colore a problematiche alimentari che sempre più affliggono i paesi sviluppati.

Margherita Bonfilio

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