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Un edificio sicuro per l’Itis fiorentino

di | 2019-03-23T11:44:53+01:00 24-3-2019 6:30|Attualità, Sezione 7|0 Commenti

FIRENZE – La scuola: il luogo nel quale gli studenti piacevolmente costruiscono il loro futuro, un posto magico che trasforma i sogni di ragazzi in realtà nel “mondo dei grandi”. Non sempre questo è possibile. All’Istituto tecnico industriale Antonio Meucci di Firenze, gli alunni sono entrati a scuola lunedì 11 marzo e hanno trovato un controsoffitto pericolante. La zona era già stata messa in sicurezza: per fortuna, nessun danno agli studenti ed al personale che in quel momento si trovavano nell’istituto.
Dopo l’episodio, il dirigente scolastico si è subito mobilitato per risolvere la questione e già nel primo pomeriggio i tecnici e gli operai erano al lavoro per smantellare il controsoffitto crollato. In serata genitori e studenti hanno, in comune accordo, appreso che una situazione del genere è insostenibile e che la sicurezza degli stessi studenti era stata messa a repentaglio da opere di manutenzione realizzate poco più di un anno fa. Centinaia di studenti hanno protestato fuori dall’istituto. “Siamo il futuro, metteteci al sicuro”: questo uno degli slogan appesi al cancello. La richiesta è banale, ma complessa nella realizzazione: una scuola sicura, una scuola in muratura.

Il sindaco Nardella è subito intervenuto, dichiarandosi “parte lesa” insieme agli studenti, specificando che la città metropolitana ha provveduto a segnalare all’Anac l’azienda che ha realizzato il controsoffitto poco più di un anno fa. Dopo l’intervento di RAI, radio e giornali, il primo cittadino ha invitato a Palazzo Medici Riccardi i membri del consiglio d’istituto, ricevendo preside, studenti e genitori. Durante l’incontro sono state discusse le condizioni strutturali dell’edificio e gli interventi di adeguamento normativo programmati per il futuro; è stata inoltre avanzata la richiesta da parte degli studenti e del preside di una nuova scuola in muratura.

La protesta, alimentata e sostenuta anche dai genitori, è andata avanti fino a venerdì 15 quando, nel pomeriggio, il sindaco ha incontrato in un’assemblea pubblica studenti e genitori. Durante l’incontro i tecnici insieme a Dario Nardella hanno risposto alle domande della platea, garantendo come “sicura” l’attuale struttura cinquantenaria, definita “brutta ma sicura” dal direttore dell’edilizia scolastica ing. Cianchi.

Nel corso dell’incontro il sindaco ha presentato poi il progetto per una nuova struttura scolastica in muratura, proprio come da richiesta degli studenti. L’ingegnere ha esposto i dettagli del progetto, specificando che verrà costruita dove risiede l’attuale polo scolastico, un piano da circa 40 milioni di euro che vedrà la città metropolitana accendere un mutuo, permettendo l’esproprio dei campi dietro l’istituto per la realizzazione di un edificio di appoggio nel quale spostare gli studenti durante la demolizione del complesso attuale, per poi realizzare la nuova struttura nella medesima zona in via del Filarete.

Un progetto nel quale gli studenti “dovranno rimboccarsi le maniche” aiutando la città metropolitana “a costruire una struttura su misura per le loro esigenze”, ha sottolineato Nardella, dopo la presentazione del progetto.

Boris Zarcone

Nell’immagine di copertina, il consiglio d’istituto col sindaco ed il presidente del Q4

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