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Toyota Hilux, veicolo indistruttibile

di | 2020-01-19T06:34:19+01:00 19-1-2020 6:10|Attualità, Sezione 3|0 Commenti
FIRENZE – La sua progettazione si evolve da sette generazioni, è stato messo alla prova nelle condizioni più difficili, passando da impervi ghiacciai fino a insidiosi crateri di vulcani attivi, superando di volta in volta se stesso (e tutti i concorrenti). Si tratta di Toyota Hilux, un pick-up di tutto rispetto che ha dimostrato al mondo di riuscire a viaggiare e “tornare a casa” anche dopo aver subito ogni genere di stress test. Ma da dove ha avuto inizio tutto questo?
Era il 1968 quando Hino Motors lanciava il risultato dei suoi progetti; inizialmente pensarono a caratteristiche presenti in tutte le auto, ma ben presto si accorsero di voler seguire una strada completamente diversa, favorendo caratteristiche sul fronte commerciale: le parole chiave per il progetto Hilux divennero affidabilità, resistenza e comfort. La partenza fu un motore a benzina, ma la clientela richiedeva una potenza maggiore, per cui l’azienda scelse un grintoso motore diesel e la trazione integrale 4×4.
Nonostante la sua natura da fuoristrada commerciale, grazie alla sua capienza e comodità interna era diventato un autovettura versatile, utilizzabile per ogni scopo, per questo vennero create versioni familiari, calzando perfettamente la filosofia nascosta nel suo nome: High Luxury (abbreviato Hilux).
Il programma automobilistico Top Gear ha messo alla prova diverse versioni del fuoristrada: il primo fu un Hilux del 1988 con 190 mila chilometri alle spalle. Lo scopo dell’esperimento era distruggere il pickup, così il veicolo venne sottoposto ad ogni genere di tortura: dopo essere stato immerso in mare per una notte, gli fu scaraventata contro una sfera da demolizioni, per poi essere colpito sul tetto da una roulotte, lasciata cadere soprai. È stato anche incendiato e lasciato cadere dal tetto di un palazzo che doveva essere demolito. Il Toyota Hilux è riuscito a ripartire, dopo brevi interventi, con pochi semplici strumenti.
Ma non bastava, per testarne la robustezza, nel 2007 James May, presentatore del programma, ha portato un modello del 2005 al Polo Nord magnetico, costituendo il record di primo veicolo a motore a raggiungere iquel lontanissimo lembo della Terra. Non è stata la sua unica avventura, May ha deciso di portare il suo Hilux sulla bocca di un cratere attivo in Islanda, per recuperare campioni di lava.
Dopo aver girato il mondo, ed aver sopportato le condizioni più avverse il Toyota Hilux ha dimostrato di essere molto di più di un veicolo per l’uso quotidiano, confermando e consolidando la reputazione che si è costruito nelle sue sette generazioni.
Boris Zarcone
Nell’immagine di copertina, la versione di Hilux del 1988 messo alla prova da Top Gear.

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