//Sviluppo digitale, restiamo tra gli ultimi

Sviluppo digitale, restiamo tra gli ultimi

di | 2018-06-17T07:12:13+02:00 17-6-2018 7:10|Top Blogger|0 Commenti

Che gli italiani leggano poco i giornali cartacei non è una novità ma adesso veniamo a sapere che pure nell’acquisizione dell’informazione on line siamo tra gli ultimi in Europa. A comunicarlo è il recente rapporto della Commissione Ue sullo sviluppo digitale Desi dal quale emerge che mentre gli altri Stati membri fanno evidenti passi avanti, qui da noi i progressi appaiono poco più che percettibili. La relazione è strutturata in 5 capitoli: connettività, capitale umano, uso dei servizi internet, integrazione delle tecnologie digitali e servizi pubblici digitali.
Ma è tutto il settore della digitalizzazione che nel Bel Paese lascia un po’ a desiderare. L’Italia si piazza al 25° posto fra i 28 Stati membri della Ue pur avendo mostrato nel complesso un leggero miglioramento. Segnali positivi arrivano dall’integrazione delle tecnologie digitali e dai servizi pubblici digitali che in questo campo rappresentano i principali catalizzatori del progresso a livello nazionale. Un altro aspetto incoraggiante è offerto dalle prestazioni in termini di copertura delle reti NGA (banda ultralarga) che si mostrano in recupero passando dal 23º posto del 2016 al 13º del 2017.
Restiamo comunque un Paese con evidenti carenze in quanto a competenze digitali. Nonostante il Governo italiano abbia adottato alcuni provvedimenti al riguardo, si tratta di misure che appaiono ancora insufficienti. E questo contribuisce ad abbassare la posizione nei vari indicatori inerenti tutti e cinque gli aspetti considerati: diffusione della banda larga mobile, numero di utenti internet, utilizzo di servizi online, attività di vendita online da parte delle PMI e numero di utenti eGovernment. Le prestazioni dell’Italia restano sotto la media europea.
Non facciamo progressi neppure nella classifica riguardante l’utilizzo di Internet dove restiamo al penultimo posto. Fanno rilevare un lieve aumento l’utilizzo di servizi online come shopping online, eBanking e social network. Da notare che in Italia la lettura delle notizie online si colloca al di sotto della media UE anche a causa dell’utilizzo di servizi a pagamento da parte dei media nazionali.

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