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Sicilia, c’è tanto lavoro nel settore agricolo

di | 2020-08-21T18:25:14+02:00 23-8-2020 6:15|Attualità, Sezione 4|0 Commenti

PALERMO – Uno dei problemi del Mezzogiorno italiano è la disoccupazione, di gran lunga maggiore che nel centro-nord del Paese. In Sicilia poi la pandemia da Covid-19 ha ulteriormente aumentato la già pesante cifra degli inoccupati, diminuendo le prospettive di lavoro persino nei settori abitualmente trainanti come il turismo e la ristorazione.

Ma c’è un ambito, poco valorizzato, che potrebbe fornire all’isola sviluppo ed occupazione: l’agricoltura. A questo proposito, il 5 agosto scorso la Regione Siciliana ha reso disponibili 430 ettari di terreni agricoli, con l’approvazione del “Bando pubblico per affidamento in regime di concessione di terreni agricoli appartenenti al patrimonio agricolo forestale Banca della terra di Sicilia”.

I destinatari del bando sono giovani sotto i quarant’uno anni che – singolarmente o in cooperativa – potranno gestire per vent’anni terre demaniali allocate soprattutto all’interno dell’isola: a Caltanissetta e Mazzarino sono disponibili 112,99 ettari; a Niscemi 12,87; a Enna e Barrafranca quasi 20; a Siracusa e Carlentini ben 123 ettari; altri appezzamenti si trovano nei pressi dei comuni di Centuripe, Piazza Armerina, Villarosa, Agrigento e Calamonaci.

La scadenza di presentazione delle richieste è il 5 ottobre 2020. “Con l’istituzione della Banca della Terra di Sicilia – ha spiegato il presidente della Regione Nello Musumeci, in conferenza stampa con l’assessore all’agricoltura Edgardo Bandiera – l’obiettivo del governo regionale è di rafforzare le opportunità occupazionali e di reddito delle aree rurali. Siamo in una fase sperimentale, ma vogliamo consentire ai giovani aspiranti imprenditori agricoli di avere l’elemento essenziale di produzione. Vogliamo inoltre valorizzare il patrimonio agricolo forestale, incolto o abbandonato, per sottrarlo all’improduttività”.

Per l’affidamento dei terreni, si terrà conto della qualità dei progetti, che saranno valutati in base al possesso di uno o più dei seguenti elementi: qualità, tipicità e sicurezza delle produzioni e delle filiere agroalimentari, vegetali, zootecniche e ittiche (in questo ambito rientrano le azioni dirette a supportare la valorizzazione di tutte le produzioni agro-alimentari siciliane); conservazione, selezione, miglioramento e valorizzazione della biodiversità agricola vegetale e animale; orientamento al mercato delle produzioni; sostenibilità di processo/prodotto/organizzazione delle produzioni e delle filiere agroalimentari, con particolare attenzione per l’innovazione nel settore agroalimentare mediante metodologie, materiali, macchine, impianti e servizi, finalizzati al contenimento nell’uso delle risorse agroalimentari (acqua, suolo, fertilizzanti, principi attivi con funzione fitosanitaria, energia).

Anche se la concessione di 430 ettari di terre demaniali non riuscirà a risolvere i problemi occupazionali dell’isola, l’auspicio è che la sfida venga raccolta e che la valorizzazione di questi terreni rafforzi la vocazione verde dell’economia siciliana.

Maria D’Asaro

 

Già docente e psicopedagogista, dal 2020 giornalista pubblicista. Cura il blog: Mari da solcare
https://maridasolcare.blogspot.com. Ha scritto il libro ‘Una sedia nell’aldilà’ (Diogene Multimedia, Bologna, 2023)

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