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Rinasce l’antichissima “Legatoria Prampolini”

di | 2019-09-27T11:44:20+02:00 29-9-2019 6:30|Attualità, Cultura, Sezione 7|1 Comment

CATANIA – Come dalle ceneri di una fenice rinasce l’antica “Legatoria Prampolini”. Nata nel 1894 per mano dell’ufficiale di cavalleria Giuseppe Prampolini col nome di “Legatoria Libreria Tirelli” (dal cognome della moglie), ha visto – tra gli altri – frequentatori illustri quali Giovanni Verga, Luigi Capuana, Federico De Roberto, Ercole Patti e Vitaliano Brancati, nonché intere generazioni di studenti e amanti della lettura, fino a quando la crisi della carta stampata e la sempre più frequente compravendita di libri online ha comportato lo scorso anno la chiusura di questo autentico luogo del sapere.

Le sorelle Angelica e Maria Carmela Sciacca

Ma lo spirito guerriero e temerario delle sorelle libraie Angelica e Maria Carmela Sciacca, già proprietarie della piccola (solo 23 mq) Libreria “Vicolo Stretto”, ha prevalso su ogni reticenza ed il 15 settembre Catania ha brindato alla riapertura di una delle librerie più antiche di Sicilia, tornando ad essere così fucina della vita intellettuale del centro etneo.

Un salotto dall’intima atmosfera in cui sorseggiare storia e cultura insieme ad un tè o una cioccolata calda sfogliando pagine intrise di antiche trame e odori in cui lontane vicende si intrecciano armoniosamente con i racconti dei più disparati autori contemporanei.

A breve sarà anche allestito uno spazio privilegiato dedicato ad accogliere il Fondo Prampolini risultato della raccolta di libri ereditati dalla “vecchia” Prampolini, non in vendita, ma a disposizione dei lettori che vorranno consultarli.

La Legatoria Prampolini, in fondo, non può essere considerata solo un’occasione di guadagno: rappresenta la speranza, un’ideale eredità intellettuale che resiste e attraversa il tempo, un luogo privilegiato in cui concedersi un tempo lento e intenso poiché “La Legatoria Prampolini – auspicano le sorelle Sciacca – intesse storie, tè e momenti per sé”.

Alida Brazzaventre

One Comment

  1. Maurizio Militello 2 luglio 2022 at 8:08 - Reply

    Complimenti vivissimi! Occorre tutelare il nostro patrimonio storico territoriale che rappresenta la nostra identità culturale e il ne rappresenta un alato ed edificante esempio. Buone cose! Ad maiora!
    Maurizio Militello

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