/, Personaggi, Prima Pagina, Sezione9/Sul primo selfie i pareri sono discordanti

Sul primo selfie i pareri sono discordanti

di | 2018-03-12T07:26:24+01:00 12-3-2018 7:30|Arte, Personaggi, Prima Pagina, Sezione9|0 Commenti

Il primo selfie della storia della fotografia? Beh, sull’argomento stanno prendendo corpo svariate teorie basate su dati di fatto certi, ma per i quali è doveroso e necessario un minimo di approfondimento. Per farla breve vale la pena entrare subito nell’argomento e dire che Robert Cornelius (1809-1893), orafo e chimico americano, nell’ottobre del 1839 a Philadelphia, pochi mesi dopo che Daguerre ha presentato la sua rivoluzionaria tecnica per fissare le immagini su una lastra di rame ricoperta d’argento, realizza il suo autoritratto fotografico. In pratica Cornelius si piazza davanti alla camera fotografica (la grossa scatola di legno fissata su un treppiedi) e dopo aver lasciato aperto l’obiettivo resta fermo per oltre un minuto ottenendo quello che lui stesso definirà “The first light picture ever taken“, ovverosia “Il primo ritratto di luce di tutti i tempi”.

New York 1920

Dicembre del 1920 a New York sul tetto del Marceau Studio sulla Fifth Avenue, poco distante dalla Cattedrale di St. Patrick, cinque fotografi baffuti si schierano davanti a una macchina fotografica antidiluviana e, poiché era troppo pesante da tenere con una sola mano, la reggono in due: Joseph Byron e Ben Falk. Nel mezzo Pirie MacDonald, Colonel Marceau e Pop Core. E scattano quello che per molti è il primo vero selfie della storia della fotografia.

Ecco, sulla primogenitura si scontrano pareri e convinzioni contrastanti. A chi spetta, a Robert Cornelius o alla coppia Joseph Byron/Ben Falk? Prima di esprimere ogni giudizio è bene rilevare la differenza più evidente. Cornelius si fotografa restando a una certa distanza dalla camera fotografica retta da un cavalletto. A New York i due amici sorreggono con le loro braccia la pesante macchina e scattano immortalando i volti di loro stessi e degli altri tre amici.

Adesso dite voi a chi appartiene i diritto di arrogarsi il primo selfie della storia. E’ da sottolineare che c’è una differenza sostanziale tra i due metodi. Un conto la camera sul treppiedi e un conto è reggerla con le mani inquadrando noi stessi. Ma ancora più importante è la filosofia dello scatto: il selfie, per come lo intendiamo oggi, è un momento in cui si fotografa l’allegria, il più delle volte insieme ad altri, spesso in atteggiamento goliardico. E allora, se così è, non possiamo che lasciare a Joseph Byron e Ben Falk quel titolo di primogenitura del selfie che qualcuno vorrebbe togliere loro e passare a Robert Cornielus il primo autoritratto della storia della fotografia.

Lascia un commento

Utilizzando il sito, accetti l'utilizzo dei cookie da parte nostra. maggiori informazioni

Questo sito utilizza i cookie per fornire la migliore esperienza di navigazione possibile. Continuando a utilizzare questo sito senza modificare le impostazioni dei cookie o cliccando su "Accetta" permetti il loro utilizzo.

Chiudi