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Peppino Impastato, dialogo con i ragazzi

di | 2018-06-02T13:12:25+02:00 3-6-2018 6:05|Attualità, Cultura, Sezione 2|0 Commenti

PALERMO – A chiusura delle commemorazioni per il quarantesimo anniversario dell’assassinio di Peppino Impastato sono stati presentati a Palermo, alla libreria Feltrinelli, due libri a lui dedicati: Peppino Impastato, martire civile di Augusto Cavadi (ed. Di Girolamo, Trapani, 2018, € 9.90) e Tutti in campo. E tu conosci Peppino Impastato? (Navarra editore, Palermo, 2018, € 10).

Questo secondo libretto ha una particolarità: è dedicato ai ragazzini dai dieci ai quattordici anni, tra la quinta elementare e la terza media. Le trentadue paginette della pubblicazione sono frutto della collaborazione di due docenti di scuola primaria, Adriana Saieva e Melania Federico, che presentano ai ragazzini la figura di Peppino evitando i tre errori comunicativi più frequenti commessi dagli educatori quando vogliono far conoscere ai ragazzi questioni complesse: la banalizzazione, una presentazione troppo semplicistica e annacquata della vicenda, o magari “buonista” e sdolcinata; la noiosità nel modo di trattare l’argomento; o, addirittura, l’incomprensibilità della comunicazione a causa dell’utilizzazione di categorie e parole astruse e difficili.

Perché parlare ai ragazzi è come entrare in un paese straniero: bisogna avere l’umiltà di imparare un nuovo codice, un nuovo vocabolario; bisogna conoscere le loro abitudini, le loro paure, i loro pensieri, i loro desideri, i loro interessi. Che sono diversi dai nostri.

Le due insegnanti, in questo volumetto, sono state delle “traduttrici” eccellenti: la storia e la vita di Peppino – ucciso a trent’anni nel 1978 dai mafiosi del suo paese, Cinisi – sono state tradotte nell’universo fluido, in progress degli adolescenti in modo fedele ed efficace nei contenuti, con parole chiare, semplici, oneste.

Un altro pregio del libretto è l’incipit della storia, convincente e creativo: ci sono dei ragazzi – Daniele, Emanuele, Loris e persino una ragazzina, Cristina – che tirano quattro calci a un pallone in un quartiere di periferia di una città che potrebbe essere Palermo o un paese vicino. Ma un tiro un troppo forte e fuori bersaglio fa cadere giù l’insegna di una via: Lungomare Peppino Impastato …  Da qui la vicenda si snoda in modo credibile e avvincente.

Il testo contiene anche una breve biografia di Peppino, le parole toccanti di sua madre, Felicetta, ed è infine impreziosito dalle illustrazioni di Letizia Algeri.

Maria D’Asaro

 

Già docente e psicopedagogista, dal 2020 giornalista pubblicista. Cura il blog: Mari da solcare
https://maridasolcare.blogspot.com. Ha scritto il libro ‘Una sedia nell’aldilà’ (Diogene Multimedia, Bologna, 2023)

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