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Nelle liste della spesa la vita delle persone

di | 2020-04-05T04:44:56+02:00 5-4-2020 4:46|Attualità, Sezione 7|0 Commenti

RIETI – “Il mondo è bello perché vario”: affermarlo in questo particolare momento sembra fuori luogo, ma forse mai come in questo periodo si ha la possibilità e la voglia di osservare con maggiore attenzione i comportamenti umani. Si continua a ripetere “siamo tutti nella stessa situazione” (Papa Francesco ha detto “nella stessa barca”) e questo dà un po’ di relativo conforto. Ci dà la forza per cercare di essere positivi e, nel limite delle nostre possibilità, solidali.

Da questo forzato isolamento dunque emergono comportamenti che, forse, mai avremmo pensato di poter tenere od osservare. Ogni giorno capita di assistere a scene davvero singolari dettate dai più svariati umori e stati d’animo. A proposito della cosiddetta singolarità umana, ha destato attenzione un piccolo trafiletto in una rivista, che recitava “…un modo gentile di spiare le persone”. La mia curiosità spinge ad approfondire. L’articolo riportava la notizia di un giovane che da oltre 7 anni raccoglie le liste della spesa. Un modo gentile di entrare in parte nel mondo privato delle persone attraverso, appunto, lo studio della nota della spesa. All’inizio c’era un po’ di scetticismo, poi è venuto fuori l’aspetto più interessante, e cioè quello di risalire alle abitudini e ai comportamenti delle persone e anche in parte alla storia che quel foglio di carta racchiude tra le righe della nota apparentemente impersonale.

Il giovane in questione, di San Gottardo, provincia di Udine, raccoglie da 7 anni le liste della spesa che la gente perde o getta, per poi pubblicarle sulla sua pagina Instagram. In questi ultimi anni si è spostato tra Venezia, Roma e Milano, e ha collezionato centinaia di liste. “La collezione è nata quasi per caso nel supermercato vicino casa mia, afferma. Ho iniziato a raccogliere e collezionare le liste che trovavo abbandonate nei carrelli, ma guardandomi in giro ho scoperto che non si trovavano solo lì, ma ovunque. Sembra assurdo ma il rito di scrivere la lista della spesa non è mai cambiato, nonostante l’avvento di smartphone e della tecnologia”. “All’inizio – continua – ero attratto da questi fogli stropicciati, ma non capivo bene il perché. Poi, man mano che la collezione è aumentata, ho capito che mi affascinavano perché era un modo gentile per immaginare le persone e le loro abitudini”.

Bisogna sottolineare che le liste sono molto apprezzate su Instagram, tanto che gli altri utenti lasciano commenti ipotizzando la vita di chi le ha scritte o scherzando sugli errori o le parole bizzarre utilizzate. Si potrebbe dire che ne è nato, o ne potrebbe nascere, un futuro libro sulla vita e le abitudini di ognuno di noi. Chi di noi, diciamolo sinceramente, non ha fatto e continua ancora ad uscire con la lista della spesa? O chi non ne ha mai trovata una lasciata abbandonata nel proprio carrello a cui ha dato una rapida occhiata con simpatica ed innocua curiosità?

Stefania Saccone

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