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Erba e lettura a braccetto: la cannabis legale arriva in libreria

di | 2019-10-11T18:39:01+02:00 13-10-2019 6:20|Attualità, Sezione 5|0 Commenti

RIETI – Scorrendo le pagine di alcuni quotidiani, balza all’occhio un titolo che desta senza dubbio una forte curiosità: “Un grammo d’erba in omaggio con i grandi autori”, cioè la cannabis legale arriva in libreria. Ciò che maggiormente sorprende è l’associazione quanto meno insolita che viene proposta ad un pubblico davvero vasto, considerando la diffusione di questo prodotto affidato a grandi case di distribuzione editoriale.

Il primo pensiero è come possano coesistere questi elementi così lontani tra di loro. Pensiamo cosa rappresenta il momento dell’acquisto e della scelta di un libro per ogni lettore (diletto, interesse, curiosità, approfondimento,  studio, lavoro e altro ancora) e all’approccio alla lettura, il momento in cui ognuno si ritrova. In tal senso, fiumi di inchiostro sono stati impiegati per descrivere l’atto del leggere da grandi scrittori, da studiosi ed esperti del settore, il tutto sul beneficio che può apportare l’atto della lettura in sé. Qualche aforisma aiuta a comprendere meglio: “I libri sono un piacere che non crea dipendenza, ma indipendenza “; “La tua mente è la tua libreria di ciò che hai letto”; “Entrai in una libreria e aspirai quel profumo che inspiegabilmente a nessuno era ancora venuto in mente di imbottigliare”; “Non credo nel tipo di magia di cui parlano i libri. Ma credo che accada qualcosa di magico quando leggi un libro”. Sono solo alcune delle definizioni che invitano alla lettura intesa come parte integrante e fondamentale dell’aspetto formativo e culturale che essa riveste in ogni fascia di età.

Per cui se si  interpretano questi aforismi alla luce di questa innovazione editoriale, siamo forse portati a rivederne automaticamente quanto meno il senso. Ma ecco, più in dettaglio, i particolari dell’iniziativa proposta. Nelle librerie, ma non solo, e anche in catene distributive come Amazon e IBS, si potrà trovare una nuova collana “strabiliante” (è proprio il caso di dire): “Read & Weed” – Grandi autori in erba. Questa collana pubblica dei libricini con in omaggio una sorpresa: un grammo di canapa legale. Un’iniziativa di Francesco De Figueiredo, art director della Casa Editrice Plantasia, che possedeva già prima una linea distributiva di erba legale che rifornisce attualmente più di 10mila tabaccai, quindi si è pensato di espanderla anche alle librerie al prezzo di 15 euro (valore del libro): la canapa è in omaggio.

Colpisce che al progetto abbiano subito creduto due grandi realtà come Mondadori e Feltrinelli, che hanno distribuito 18.000 copie per un equivalente di 18.000 grammi e quindi 18 kg di erba legale. Va precisato che la vendita è vietata ai minori di 18 anni e che c’è comunque una tracciabilità perché il bugiardino riporta il numero del lotto. L’intento, l’idea di partenza degli ideatori è di vendere questa canapa per uso ornamentale o collezionistico, ovvero come semplice “curiosità”. Anche per ciò che riguarda l’uniformità alla normativa che regola il prodotto in omaggio, esso risponde perfettamente alle caratteristiche richieste (0,2 di THC. Il numero massimo prescritto è 0,5). I libri scelti per propagandare questa novità sono dei classici: Il canto dei Lotòfagi dall’Odissea, un brano tratto da “Alice nel Paese delle meraviglie”, “I paradisi artificiali” di Baudelaire. Tre generi destinati a diverse tipologie di lettori di età differenti. E l’intenzione è che ci saranno altre pubblicazioni con autori contemporanei e con testi scritti ad hoc.

L’idea di base, secondo l’ideatore, è legata a due aspetti; da un lato cavalcare l’onda della normalizzazione della canapa legale dimostrando come certe sostanze abbiano sempre fatto parte della nostra storia collettiva e dall’altro andare verso una liberalizzazione. Le considerazioni sulle quali hanno basato queste scelte sono squisitamente pratiche , tenendo conto che l’Italia è comunque sempre stato uno dei maggiori Paesi coltivatori di canapa. Per cui una legalizzazione piena porterebbe ad un aiuto dei conti dello Stato (perché tutti questi prodotti sono tassati) e inoltre un forte incentivo sulle applicazioni mediche della canapa. Per cui un effetto di normalizzazione attraverso un prodotto controllatissimo a livello legale, autorizzato e tracciato, proprio come gli alimenti biologici. E dunque come un mercato regolarizzato e virtuoso.

Ma qual è il nesso tra cultura e canapa? Considerando che non si evidenziano finalità educative né informative, la preoccupazione sorge per i giovani che si cerca di avvicinare alla lettura. Al fatto cioè che si possono cambiare gli intenti e che si possa generare una confusione in tal senso, tanto da portare a considerare un Non Problema l’utilizzo di ogni sostanza per l’evasione. Forse bisognerebbe interrogarsi sul fatto che tutto sembra buono per esaltare presunti diritti individuali a scapito di una visione sociale e relazionale della persona.

Stefania Saccone

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