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Questi italiani così infelicemente felici

di | 2018-03-31T00:51:11+02:00 1-4-2018 7:10|Attualità, Prima Pagina, Punto e Virgola|0 Commenti
World Happiness Report. E che cos’è? Semplicemente, la classifica annuale stilata dall’Onu dei Paesi più “contenti del pianeta”. Al primo posto (7632 punti) la Finlandia (l’anno scorso era “solo” quinta), seguita da Norvegia, Danimarca, Islanda e Svizzera. E l’Italia (6000 punti tondi tondi)? Cresce vertiginosamente recuperando la bellezza di una posizione: era alla posizione numero 48 e quest’anno è alla 47. Un risultato strabiliante, non c’è che dire. Il World Happiness Report 2018 classifica 156 paesi per il loro livello di felicità e 117 paesi per la felicità dei loro immigrati. L’obiettivo principale della relazione di quest’anno, infatti, oltre alla consueta classifica dei livelli e dei cambiamenti di felicità in tutto il mondo, riguarda la migrazione all’interno e tra i paesi.

Sul gradino più alto del podio, dunque, la Finlandia, ma le prime dieci posizioni sono detenute dagli stessi paesi degli ultimi due anni, anche se con qualche scambio di posti. Quattro paesi diversi hanno occupato il primo posto nelle quattro relazioni più recenti: Danimarca, Svizzera, Norvegia e ora Finlandia. La “top ten” è completata da Olanda, Canada, Nuova Zelanda, Svezia e Australia. Le classifiche generali della felicità si basano sui risultati aggregati dei sondaggi Gallup World Poll del 2015-2017 e mostrano sia il cambiamento che la stabilità. Sono sei le variabili chiave che sono state trovate per sostenere il benessere: reddito, speranza di vita in buona salute, sostegno sociale, libertà, fiducia e generosità. Da sottolineare che la classifica dei paesi secondo la felicità delle loro popolazioni immigrate è quasi identica a quella del resto della popolazione. I dieci paesi più felici nella classifica generale sono anche dieci dei primi undici posti nella classifica della felicità degli immigrati. La Finlandia è al vertice di entrambe le classifiche in questo rapporto, con gli immigrati più felici e la popolazione più felice in generale.

Detto tutto questo, vale la pena concentrarsi sulla classifica ottenuta dall’Italietta nostra. Nessuno vuole mettere in dubbio la serietà e la scientificità del sondaggio, ma scoprire che sono più “felici” a Taiwan o in Guatemala, come in Thailandia o in Nicaragua o addirittura in Uzbekistan (con tutto il rispetto) è decisamente sconvolgente. Ma come mai il paese del sole, dei beni culturali, paesaggistici e architettonici, della buona cucina e del buon bere, è così indietro? Forse semplicemente perché non sappiamo valorizzare al meglio tutto il bello che ci è stato tramandato e forse anche perché paghiamo pegno ad un’elevata percezione della corruzione (rientra nel parametro “fiducia”). Ma ci possiamo anche consolare perché stanno peggio di noi potenze mondiali come il Giappone (54), la Russia (59) e la Cina (869. All’ultimo posto (2905 punti) il derelitto Burundi. A proposito, non va decisamente bene il Portogallo (posizione numero 77 con 5410 punti) che è una delle mete preferite da parte dei pensionati italici che, andando a vivere lì per almeno 6 mesi e un giorno all’anno, praticamente ricevono la pensione intera senza ritenute. Una sorta di paradiso fiscale per la terza età. Ma le agevolazioni non riguardano i pensionati ex Inpdap, così tanto per essere chiari.

Buona Pasqua.

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