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Giovani scienziati crescono in Italia

di | 2020-03-13T18:36:44+01:00 15-3-2020 6:10|Attualità, Sezione 3|3 Comments

MILANO – In un mondo estremamente competitivo, sotto tutti i punti di vista, il futuro dei giovani più bravi e meritevoli è spesso legato esclusivamente al proprio ingegno, alla propria abilità, alle proprie competenze o più semplicemente alla propria capacità di saper creare e realizzare nuovi progetti, interessanti ed innovativi. Tutto ciò trova la più alta valorizzazione attraverso FAST, la Federazione delle Associazioni Scientifiche e Tecniche, fondata addirittura nel 1897 a Milano.

Grazie a FAST, i giovani più validi vengono incoraggiati ad approfondire i propri interessi nei vari campi scientifici, esortati ad avviare una carriera nel campo della ricerca e dell’innovazione, promuovendo con le giuste motivazioni la formazione rivolta all’informazione tecnico-scientifica ed ambientale. Le incoraggianti prospettive inducono i migliori giovani ad intraprendere importanti studi verso l’innovazione tecnologica e sostenibile finalizzata ai più attenti sviluppi nella ricerca scientifica.

Tra le tante eccellenze che partecipano al progetto della Fondazione, tre sono risultati vincitori del concorso “I giovani e le scienze”, tenutosi a Milano, ed avranno l’onore di rappresentare l’Italia alla finale della competizione europea “European Union Contest for Young Scientists” (Eucys), la manifestazione più importante d’Europa per gli studenti/scienziati compresi tra i 14 e i 20 anni,  in programma dal 15 al 20 settembre a Salamanca, in Spagna.

A meritare l’ambito riconoscimento sono stati Roberto Del Giudice (Liceo Scientifico Statale “Riccardo Nuzzi”, Bari) con la “Bicicletta rana”, un unico mezzo di locomozione in grado di viaggiare sia su strada che sull’acqua in maniera ecologica ed anfibia, talmente semplice ed innovativo da essere alla portata di tutti; Andrea Nicolas e Giuseppe Medugno (Istituto A. Fraccacreta, San Severo, Foggia) e Vincenzo Troiano (Liceo Scientifico G. Checchiarispoli, San Severo, Foggia) con il progetto “Trashark”, un innovativo drone acquatico capace di pulire e monitorare lo stato dei laghi; Nicolò Angeleri, Barbara Piccolo e Stefano Merlo (IS Sobrero, Casale Monferrato, Alessandria) con il progetto “C.A.E.S.A.R.” (Chromium Aquo-ions Extraction with Saponite and Recovery), un sistema valido ed  efficace per rimuovere e recuperare i metalli che inquinano le acque.

In un momento così difficile, la volontà, l’impegno e la visione innovativa per un futuro diverso, più sostenibile e rispettoso dell’ambiente, visto con gli occhi e la passione di questi giovani studenti/scienziati non può che essere di buon auspicio per tutti noi. Buona fortuna, ragazzi.

Paolo Paglialunga

3 Commenti

  1. Giuseppe Presutti 15 marzo 2020 at 11:03 - Reply

    Ce ne fossero di questi ragazzi, ma mai disperare. D’altronde siamo italiani, nel bene e nel male. Certamente non ci manca l’intraprendenza e la cultura. La storia ed il bello dei ns. Territori ci sono d’aiuto, sempre. Grazie, Paolo.

  2. Roberta 15 marzo 2020 at 16:16 - Reply

    Un grande plauso a chi in questo difficile periodo riesce a rinnovarsi e ad essere creativo
    Non ci appartiene più il tempo e ora nvece con questo intruso dobbiamo fare i conti per fortuna c’è chi
    Invece di sprecarlo lo usa in modo utile e ingegnoso

  3. Barbara Cappello 15 marzo 2020 at 18:49 - Reply

    Si Paolo ci sono anche loro…bravi ragazzi, ragazzi appassionati, con la voglia di vivere di esserci di partecipare alla vita…di farne parte con qualcosa di concreto , utile, per tutto il mondo…per tutta l umanita’ .
    A voi il nostro ringraziamento
    CiaoPaolo

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