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Addio a Folco Quilici, narratore del mare

di | 2018-03-04T17:16:25+01:00 4-3-2018 17:15|Attualità, Personaggi, Sezione 6|0 Commenti

“Bisogna fare una grande battaglia per salvare le balene”: le sue ultime parole dette al figlio Brando. Folco Quilici, 88 anni, originario di Ferrara, se n’è andato per sempre, ha varcato l’ultimo orizzonte della sua esistenza e adesso chissà in quale avventura si sarà tuffato.

Nel corso della sua vita ne ha viste di cose, ne ha fatte di battaglie. Ambientalista convinto, il più noto documentarista italiano, ha girato il mondo intero facendoci conoscere le cose belle della Terra ma anche gli insulti che nei suoi confronti l’uomo ha commesso e continua a commettere. E’ stato documentarista e scrittore, attivo nella divulgazione naturalistica fin dagli anni Cinquanta.

Aldo Cazzullo, sul Corriere della Sera, di lui racconta: “Non ha avuto una vita facile, ma ha avuto una vita bellissima. Il padre, Nello, morì sull’aereo di Italo Balbo, abbattuto dal fuoco amico nel cielo di Tobruk. Sfollato in Val Brembana durante la guerra, il piccolo Folco girava su una bicicletta cui aveva legato un tricolore, che gli evitò di essere fucilato da partigiani e fascisti; divenne amico di Pjotr, un cosacco nostalgico dello zar e odiatore dei comunisti, cui ha dedicato un romanzo. Era legatissimo alla Ferrara umida e nebbiosa in cui era nato, ma il suo orizzonte è sempre stato il pianeta. Non c’era landa in cui non fosse stato, dalla Lapponia alla Terra del Fuoco. Poteva passare con la massima tranquillità dall’Hilton di Los Angeles, città che adorava, a una capanna di fango in Congo. Fu amico di Zhou Enlai e di certi capitribù boscimani, pigmei, aborigeni. Aveva il corpo pieno di cicatrici come un esploratore ottocentesco”.

Il Wwf lo ricorda con affetto: “Perdiamo un grande maestro – ha detto Donatella Bianchi, presidente del Wwf Italia – il più grande testimone e narratore del mare del nostro tempo, il faro che continuerà a illuminare il nostro racconto. Ci mancherà”.

Folco Quilici ha curato enciclopedie, testi per ragazzi, libri a tema. Ha collaborato con molti giornali, dal 1954 con Life, Epoca, Panorama, Europeo e con quotidiani, La Stampa e Il Corriere della Sera. Con i suoi viaggi in giro per il mondo e i suoi bellissimi film ha fatto scoprire agli italiani degli anni ’60 le meraviglie degli oceani. Le sue prime immagini realizzate sott’acqua fecero conoscere il mondo sommerso a un’intera generazione, documentando la vita e le abitudini delle lontane civiltà che del mare e con il mare vivevano.

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