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Esami, la prima vera prova di maturità

di | 2018-06-30T12:58:52+02:00 1-7-2018 6:15|Attualità, Sezione 4|1 Comment

ROMA – Sono circa 500.000 gli studenti che affrontano quest’anno gli esami di maturità su un totale di quasi 509mila (dato diffuso dal Miur) con una percentuale media di ammissione del 96.1%.

Gli esami di quest’anno verranno ricordati perché segnano la fine del temuto “quizzone”, la terza prova scritta diversa per ogni istituto in quanto preparata dalla commissione d’esame durante il consiglio di classe, con le materie e la durata stabilite dagli insegnanti interni e dai commissari esterni. Generalmente questa terza prova può avere una durata massima di 2 ore e consiste in una serie di domande su cinque materie scritte. Le domande del quizzone possono essere a “risposta aperta” con un coefficiente crescente di difficoltà che determina anche la variazione del punteggio; “domande a risposta multipla o trattazione sintetica dello specifico argomento” con un massimo di cinque righe di risposta a disposizione dell’esaminando.

Dal 2019 si cambia. Dal prossimo anno infatti verrà abolita la terza prova scritta per cui si dovrà svolgere la prova d’Italiano ed un secondo scritto che sarà sulla materia d’indirizzo della scuola superiore. Verranno introdotte le prove Invalsi su tre materie: italiano, matematica e inglese, queste prove però non si sosterranno durante l’esame di Stato ma in un altro periodo dell’anno ed il voto non influirà su quello finale ma sull’ammissione all’esame di maturità.

L’altra grande novità riguarda l’introduzione dell’alternanza scuola/lavoro come parte integrante dell’orario. Gli studenti dovranno dedicare parte delle ore scolastiche alla formazione lavorativa, la quale sarà oggetto di verifica durante l’esame orale di maturità. Ai maturandi, infatti, verranno rivolte domande sul progetto di alternanza scuola/lavoro affrontato durante l’anno, per capirne bene il tipo di esperienza ed i risultati raggiunti. Per quanto riguarda la classica tesina non è ancora chiaro se verrà abolita.

Dal prossimo anno inoltre cambieranno anche i criteri di ammissione: finora, infatti, per essere ammessi all’esame occorreva avere la sufficienza in tutte le materie, mentre dal 2019 il consiglio di classe potrà decidere di ammettere agli esami anche chi presenterà una o più insufficienze, naturalmente con penalizzazioni riguardanti i crediti scolastici. Chi invece presenterà un’insufficienza nel voto di condotta verrà automaticamente bocciato.

Nel frattempo, in questi giorni di fine giugno, si sono svolte le tre prove scritte degli esami 2018 ed ormai tutta l’attenzione e la concentrazione è rivolta alla prova orale, la più temuta e la più sentita dagli studenti. Sono stati scritti libri e canzoni, girati film, raccontate storie sulla prova orale ma niente può raccontare e descrivere cosa prova personalmente ogni studente nel momento in cui viene chiamato per sostenere l’esame. Entrare nell’aula e trovare una schiera di professori già seduti di fronte, alcuni conosciuti altri invecedai volti completamente estranei, vedere la sedia vuota, rivolta di spalle che attende l’esaminando e percorrere quei pochi metri che separano la porta d’ingresso dell’aula dalla commissione schierata mentre nella testa un turbinio di sensazioni, di emozioni, di pensieri: “Non ricordo più niente, cosa mi chiederanno, se avessi studiato di più, spero di fare una buona impressione….”.

Poi ci si siede, si richiamano tutte le energie, ci si concentra sulle domande e si affronta la prova, la prima vera prova importante della vita. Sì, perché si tratta proprio della prima,seria difficoltà alla quale siamo chiamati. Nella nostra vita ne seguiranno tante altre ben più difficili ed importanti ma questa la si vive con la gioventù dei 18-19 anni: per le altre, seppur più dure, ci sarà comunque un bagaglio (più o meno grande) di esperienza e sicurezza alle spalle.

 

Quindi, ragazzi del ’99 (qualcuno ripetente del ’98, mentre altri in anticipo, nati addirittura nel 2000), vivetela con serenità e impegno, ma sapendo che questo è solo l’inizio del vostro cammino nella società: avrete molte altre bellissime pagine da scrivere nel libro della vostra vita.

Il futuro è vostro.

Paolo Paglialunga

Nella foto di copertina, una studentessa davanti alla commissione d’esame

One Comment

  1. Biagio 1 luglio 2018 at 12:05 - Reply

    Sono d’accordo. Penso si ciò che succeda ai ragazzi di oggi …. come è successo a me tanti anni fa. ..

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