//Due panini. E prendo anche un libro…

Due panini. E prendo anche un libro…

di | 2020-10-18T11:06:43+02:00 18-10-2020 7:00|Punto e Virgola|0 Commenti

Nella minuscola località di Egro (frazione di Cesara, provincia di Verbano-Cusio-Ossola, Piemonte) risiedono 81 abitanti (39 maschi e 42 femmine). Precisamente ci vivono 31 celibi o nubili, 39 coniugati o separati di fatto, 4 divorziati, 6 vedovi e 1 separato legalmente. Un’entità piccolissima di cui non si parlerebbe mai in condizioni normali. E invece è proprio il caso di sottolineare l’idea di Anna, Barbara, Marina, Ornella, Patrizia e Valeria, 6 amiche che hanno creato nel loro paesino una mini biblioteca, proprio nei locali comunali che ora sono stati adibiti a spazio in cui il fornaio di Cesara ogni mattina lascia il pane per gli abitanti di Egro. D’ora in poi, insieme al pane fresco si potrà ritirare anche un libro.

Il servizio, se così può essere definita l’iniziativa, è partito in settembre e sta riscuotendo un insperato successo. Come se improvvisamente l’intera comunità si sia accorta che anche in realtà così piccole tra i bisogni quotidiani c’è pure il piacere della lettura. Anzi soprattutto. Non è nemmeno il caso di ricordare quanto sia complicata la vita in frazioni come Egro, dove per qualsiasi incombenza di qualunque natura bisogna spostarsi per decine di chilometri. Stavolta invece il gusto di un bel romanzo è proprio in casa, perché non è difficile immaginare che da quelle tutti sappiano tutto di tutti. E dunque perché non condividere anche le impressioni su una storia di Camilleri e del suo commissario Montalbano, ma anche un classico di Vargas Llosa  o – perché no? – I promessi sposi o le poesie di Leopardi e Ungaretti.

L’obiettivo era ed è molto semplice: un luogo dove ci fosse la possibilità di scambiarsi cultura e dove i libri fossero gratuitamente alla portata di tutti. Quando si finisce di leggerli, si riportano indietro e se ne possono prendere altri, ma le sei promotrici del progetto hanno pure pensato ad uno spazio comune in cui ci si può incontrare, parlare, stare insieme, fermarsi a leggere e nel quale i bambini possono giocare.

Anna, Barbara, Marina, Ornella, Patrizia e Valeria rappresentano poco meno del 10% dell’intera popolazione di Egro; si pensi che cosa accadrebbe in una città come Roma (quasi 3 milioni di abitanti) se solo l’1% dei cittadini si cimentasse in un progetto simile: significherebbe che 30mila romani sarebbero alle prese con mini biblioteche praticamente presenti dappertutto. Quali benefici deriverebbero non è difficile immaginare. Certo, nella piccola Egro è molto più semplice rispetto ad una grande città, ma l’idea è valida e può (anzi, deve) funzionare dappertutto.

Buona domenica.

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