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Ecco come nasce la birra spalmabile

di | 2019-02-01T19:34:55+01:00 3-2-2019 6:00|Attualità, Sezione 1|2 Comments

RIETI – Tutto nasce da quella che poteva sembrare una richiesta bizzarra di un cliente abituale. Invece grazie alla passione, alla creatività e all’esperienza del maestro cioccolatiere Pietro Napoleone, la richiesta si è trasformata in un’idea vincente, in un prodotto unico e innovativo: la birra spalmabile. “Nessuno fino ad ora aveva mai pensato a rendere spalmabile la birra – spiega Marco Napoleone, figlio dei Pietro -. La nostra creazione è nata nel 2012: un nostro cliente ci chiese di realizzare delle praline alla birra. Subito dopo aver prodotto questi piccoli e deliziosi cioccolatini abbiamo iniziato a riscontrare un positivo apprezzamento per il ‘ripieno alla birra’ ed abbiamo quindi deciso di confezionarlo in appositi vasetti”.

 

Una birra che si possa spalmare crea curiosità: di cosa si tratta esattamente? “In realtà si tratta di una ‘crema di birra’, non proprio una gelatina; infatti, ha una struttura vellutata ed estremamente spalmabile – prosegue Marco Napoleone, titolare dell’omonima ditta dolciaria di Rieti -. La base è dolce ma con un forte contrasto di luppolo che permette al prodotto i più svariati abbinamenti, dal salato al dolce. La versione ‘bionda’ si sposa particolarmente bene con pesce e crostacei, insalate miste e dessert alla frutta, è ottima anche su crostini e formaggi delicati, molto sfiziosa per aperitivi e antipasti. La versione ‘scura’ invece è perfettamente abbinabile con carni rosse, brasati, formaggi stagionati saporiti e dolci al cioccolato.

 

La birra generalmente possiede un tasso alcolico che varia a seconda dei tipi: c’è anche nella vostra creazione?

 

“No, Il tasso alcolico delle birre utilizzate per la realizzazione della spalmabile evapora durante il processo di composizione della crema e alla fine risulta praticamente inesistente. Inoltre, gli ingredienti necessari alla realizzazione del nostro prodotto, oltre naturalmente alla birra presente nella misura del 40%, sono zucchero, fibre vegetali e addensatori naturali, indispensabili per raggiungere la giusta cremosità. Ovviamente i dosaggi e la ricetta sono segretamente custoditi ed il marchio è stato regolarmente registrato”.

 

La vostra è un’azienda a carattere familiare ed esprime la propria forza nella passione, nella creatività e nello studio delle ricette: quando avete compreso che l’idea della birra spalmabile poteva funzionare?

 

“La nostra azienda ha circa 40 anni di esperienza nella ricerca e nello sviluppo di prodotti dolciari, ma non è stato semplice trovare subito il giusto equilibrio tra i vari elementi che compongono la birra spalmabile. Con molto lavoro, molta passione e un attento studio delle materie prime siamo riusciti a creare un mix equilibrato e gustoso, nuovo e interessante sia per il mercato che per i palati più esigenti”.

 

Dal Salone del Gusto di Torino del 2012, dove il prodotto ha fatto la sua prima apparizione ufficiale, avete avuto un crescente successo, come sta andando attualmente la produzione e l’attenzione per la vostra creazione, tenendo sempre ben presente che si tratta di un prodotto alimentare assolutamente nuovo?

 

“A Torino il prodotto è andato praticamente a ruba registrando un forte interesse sia nei clienti finali che da parte dei buyer internazionali. Da allora la birra spalmabile ha avuto una forte ascesa sui mercati, tanto che siamo stati quasi costretti a realizzare un nuovo laboratorio di produzione dedicato esclusivamente a questo prodotto. Oggi le vendite sono in costante aumento. Il prodotto ha suscitato un forte interesse anche sui media di tutto il mondo, dalla Bbc alle maggiori emittenti tv tedesche, inglesi, senza escludere il grande effetto virale sui maggiori social. Attualmente le richieste del prodotto si stanno diffondendo sempre più, anche grazie al canale online del nostro sito (www.cioccolatonapoleone.it), con vendite particolarmente interessanti in vari stati come ad esempio in Inghilterra (45%); Francia e Germania (insieme raggiungono circa il 30%); Italia (20%) e Canada (5%)”.

 

Vista la vostra notevole esperienza nel settore dolciario state studiando e sperimentando nuove piacevoli sorprese?

 

“La nostra azienda è sempre proiettata verso il futuro attraverso lo studio e la creazione di prodotti innovativi ed accattivanti, con meticolosa cura di ogni dettaglio ed una costante attenzione per la salute del consumatore. Quindi posso anticipare a ilpuntoquotidiano.it che stiamo lavorando duramente alla creazione di un nuovissimo prodotto da lanciare a breve sul mercato: il vino spalmabile. Siamo fiduciosi che riusciremo sorprendere ancora”.

 

Paolo Paglialunga

 

Nell’immagine di copertina, alcuni vasetti di birra spalmabile

Foto di Virginio Fiori

2 Commenti

  1. barbara 3 febbraio 2019 at 10:35 - Reply

    Mi lascia un po perplessa! !!!!
    Ti immagini una pizza 4 stagioni con davanti una birra spalmabile? ????
    Nooooo o!
    Comunque bella articolo è anche curioso una novità che vale la penatura di sapere. Bravo Paolo

  2. virginio fiori 3 febbraio 2019 at 15:36 - Reply

    Grande Paolo ,bellissima storia ,eccellenza tutta Italiana

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