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“Cuoche combattenti” contro la violenza

di | 2019-12-13T19:19:13+01:00 15-12-2019 6:10|Attualità, Sezione 3|0 Commenti

PALERMO – Metti insieme un gruppo di donne con un vissuto familiare difficile, segnato da violenze fisiche o psicologiche, falle reagire con un accogliente centro anti-violenza, che esalta il  loro “sapore” combattivo, aggiungi un tocco di sapiente lavoro di rete, una spruzzata di micro-credito e condisci il tutto con abbondanti manciate di creatività e resilienza. A Palermo le “Cuoche combattenti” sono nate pressappoco così: l’idea si deve a Nicoletta Cosentino, madre di due figli, che, dopo una separazione sofferta, ha ricevuto il sostegno psicologico del centro anti-violenza “Le Onde”, centro che le ha poi fornito anche la possibilità di frequentare uno stage di sei mesi presso un laboratorio di produzione alimentare.

Ecco che Nicoletta ha ritrovato la passione per i fornelli, che le aveva già trasmesso la madre, e la voglia di riprendersi autostima e indipendenza economica attraverso il lavoro. La sua prima produzione, la salsa di pomodoro fatta in casa, risale a settembre del 2017. A Nicoletta si sono poi unite altre otto donne, anch’esse con un passato difficile alle spalle, ma tutte con la voglia di ripartire e rifarsi una vita. Certo, come racconta lei stessa, l’inizio non è stato facile: “Ho chiesto un prestito di microcredito a Banca Etica, ma non è stato semplice perché il venti per cento dell’investimento avrei dovuto coprirlo io, cosa che ho potuto fare grazie all’associazione D.I.Re (Donne in rete contro la violenza) che ha un fondo per delle ‘doti di libertà’, ed eroga soldi a chi è in difficoltà; solo così sono riuscita a partire”.

E’ iniziata quindi la produzione delle conserve di cipolle rosse, della passata di pomodoro (sia ‘siccagno’ sia quello riccio corleonese), del pesto di melanzane,  delle confetture di pere e noci, di pere e cannella; produzione che si arricchisce via via di nuovi prodotti, i cui ingredienti sono reperiti a chilometro zero, con frutta e ortaggi del territorio. Tutte le confezioni vengono accompagnate da un’etichetta con il logo dell’associazione e una frase contro la violenza sulle donne. “Senza paura sei molto più bella”, oppure “Tu vali e sei libera sempre”, “Chi ti ama, ama anche i tuoi difetti” e ancora “Chi ti ama non ti controlla”, “L’amore non ammette minacce mai”, sono solo alcuni dei tanti messaggi, presenti sulle confezioni degli alimenti, e dedicati alle donne.

Da fine settembre scorso, oltre che in vari punti vendita della città, le conserve delle “Cuoche combattenti” possono essere acquistate direttamente nel laboratorio con annessa bottega aperta al pubblico, a Palermo, in piazza Generale Cascino 11. Meritato dunque il premio “Woman in Social Enterprise” che – all’interno dell’evento “Outstanding Women in Southern Italy” del Department for International Trade britannico – Nicoletta Cosentino ha ricevuto a Catania qualche mese fa, con la motivazione che “le marmellate delle ‘Cuoche combattenti’ invitano alla rinascita e ad esigere il rispetto tra le mura domestiche”.

Maria D’Asaro  

Già docente e psicopedagogista, dal 2020 giornalista pubblicista. Cura il blog: Mari da solcare
https://maridasolcare.blogspot.com. Ha scritto il libro ‘Una sedia nell’aldilà’ (Diogene Multimedia, Bologna, 2023)

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