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Così un labrador bianco ci ha cambiato la vita

di | 2020-12-04T12:28:06+01:00 6-12-2020 6:10|Attualità, Sezione 3|0 Commenti

NUORO -Tre anni fa, quasi per caso, dopo una chiacchierata in famiglia all’ora di pranzo, abbiamo preso la decisione di adottare un cane. Non era la prima volta che in famiglia avevamo avuto degli animali, ma l’idea di condividere l’appartamento con un cucciolo non ci aveva mai sfiorato. Verso le 16, siamo andati a prendere il nostro cucciolotto in un paese vicino, Ottana. Un piccolo e paffutello labrador bianco ci è subito venuto incontro ed è stato amore a prima vista. Ci ha scelto lui, o meglio ha scelto lui mia figlia Alice. Si è attaccato a lei da subito, come se la conoscesse da una vita e non l’ha più mollata per due mesi finché non è dovuta ripartire per gli studi universitari.

Il labrador Gas

Il labrador è un cane adatto ai bambini, agli anziani, ai disabili, alla famiglia nel suo complesso. È un animale che ama la compagnia, è socievole e adora condividere con te il suo tempo e le coccole che ama ricevere e ricambiare incondizionatamente. I cuccioli di questa razza sono di una tenerezza incredibile e riescono a conquistare l’affetto di tutti. Come razza si adatta facilmente all’ambiente domestico e si nutre, in modo particolare, di cibo secco. Ma essendo un “cane cassonetto”, quando all’ora dei pasti poggerà la sua testolina bollente sulla tua coscia, o inizierà a sbavare appena sente il profumo dei tuoi pasti, non potrai esimerti dal dargli qualche boccone dal tuo piatto, pur sapendo che non si dovrebbe fare e che ha mangiato da pochissimo tempo. Il carattere del labrador è davvero speciale: predilige stare insieme alle persone, è intelligente, affettuoso, fedele, dolce, ha un fiuto eccezionale e adora giocare. Il labrador adulto viene spesso addestrato per il salvataggio in mare ed è anche uno di quei cani adatti per l’accompagnamento dei non vedenti.

Il labrador Ben

Il destino ci ha portato via il nostro labrador troppo presto. A causa di una forte insufficienza renale Gas Gas, a soli due anni ci ha lasciati provocando nel nostro cuore una ferita molto dolorosa. D’indole meravigliosa, era un fedele compagno, adatto alla pet terapy, leale, affettuoso, un labrador atipico, poco “pazzerello” ma che amava essere la nostra ombra. Ma come si fa a vivere senza un cane dopo che si trascorre con lui giornate intere, si condivide il dolore e la gioia, il pasto e il gioco? È molto difficile. È come se mancasse un pilastro della casa, il tassello di un puzzle, un pezzetto del tuo cuore. Non si può sostituire con un altro affetto. Animale o persona che sia nel nostro cuore occupa e occuperà sempre un posto speciale e non sarà certo il tempo a cambiare i nostri sentimenti.

Adesso in casa comunque c’è Ben(venuto), labrador nero di appena un anno. Schizzato, pazzoide, rosicchiatore di professione, giocherellone affettuosissimo. Grande “pattumiera vivente”, non smetterebbe mai di mangiare qualunque cosa, ma di una dolcezza infinita, essendo arrivato da noi a meno di un mese, senza l’imprinting materno. Per questo si è legato mani e piedi a ogni singolo componente della famiglia e non si allontana da noi nemmeno per un secondo, anche se noi avremmo bisogno ogni tanto di un po’ di respiro. Come Gas Gas, anche Ben ha un grande difetto. Non è per niente un ottimo cane da guardia. Difficilmente aggredirà qualcuno e anzi, tende ad essere troppo giocherellone. Ti abbraccia continuamente con le zampone anteriori possenti e dimostra tutto il suo amore per te.

Perciò come potrei vivere senza un amico a quattro zampe che trotterella per casa, che si spalma sul divano la sera, che salta sul mio letto quando meno te lo aspetti e ti saluta a suon di slinguazzate? Ormai non potrei più. Il miglior cane da compagnia è quello di cui ci si innamora al primo sguardo. Capita spesso, arrivando in un canile, di avere una sorta di colpo di fulmine verso un animale rispetto a un altro, è una sensazione unica. L’importante, sia per i cani non di razza che per quelli con pedigree, è di educarli a stare bene con tutti, sorvegliandoli durante il gioco, lasciandoli liberi di esprimere il loro carattere ma dando loro, con mano ferma, delle regole da cui non si deve transigere mai, tra un premietto, una coccola e, quando è necessario anche una bella e sonora sgridata.

Virginia Mariane

Amante del buon cibo, di un libro, della storia, dell’archeologia, dei viaggi e della musica

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