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Con i clown di corsia il sorriso diventa terapia

di | 2018-05-21T18:08:18+02:00 20-5-2018 6:10|AttualitĂ , Sezione 3|0 Commenti

VITERBO – Un camice, non proprio bianco, ed i clown di corsia diventano protagonisti silenziosi in diverse strutture di Viterbo e provincia entrando in punta di piedi nei reparti di medicina generale, pediatria ed oncologia dell’Ospedale di Belcolle, presso il reparto di geriatria dell’ospedale di Montefiascone, presso la casa di accoglienza per minori “Piccole Suore della Sacra Famiglia”, nella Residenza sanitaria assistenziale “Villa
Benedetta” e nelle case di cura “Villa Noemi”.

Ridere fa bene, anche quando si è costretti in un letto di ospedale. Lo sanno bene i clown di corsia, semplici volontari che con il classico nasone rosso assistono i pazienti, soprattutto i più piccoli, aiutandoli a superare il trauma del ricovero.

Sabato scorso a Viterbo in Piazza dei Caduti la 14. Giornata del Naso Rosso. I clown di corsia hanno “clowntagiato” la cittĂ  e celebrato l’evento, a carattere nazionale, organizzato in 59 piazze d’Italia dai volontari della Federazione VIP Italia Onlus. Questo appuntamento è l’unico momento durante il quale vengono raccolti i fondi necessari per sovvenzionare i progetti associativi. Con le risorse raccolte durante la Giornata del Naso Rosso è possibile sostenere le attivitĂ  come i corsi di formazione per i volontari clown delle 59 associazioni federate, le missioni organizzate nei paesi in via di sviluppo, i progetti da realizzare nelle scuole e diffondere, tra l’opinione pubblica, la conoscenza della clownterapia e della filosofia del Vivere in positivo, alla
base dei valori di VIP (Vivere In Positivo) Italia Onlus.

In Piazza dei Caduti i clown di VIP, dotati del camice identificativo (caratterizzato dalla scritta Viviamo in Positivo sulla schiena, dal colletto rosso e dalle maniche rigate), del tesserino e naturalmente dell’inseparabile Naso Rosso, hanno dato vita a spettacoli, giochi, balli, gag e momenti di gioia per un pubblico di tutte le etĂ . Questa è l’occasione per entrare nel mondo VIP, per conoscerne valori e progetti.

Come nasce la terapia del sorriso? Il merito, a metĂ  degli anni Settanta, è dello statunitense Hunter Patch Adams. I primi clown (che allora erano comunque anche medici) cominciano a girare per gli ospedali newyorkesi all’inizio degli anni Ottanta. Nel 1986 Michael Christensen, clown professionista, fonda la Clown Care Unit che si preoccupa di portare un po’ di allegria negli ospedali pediatrici. Sulla base di questo modello analoghe iniziative si sviluppano in Francia e in Svizzera nei primi anni Novanta. Verso la metĂ  di quel decennio la clownterapia approda anche in Italia e oggi conta decine di associazioni di volontariato..

Tutti rigorosamente volontari che con il loro impegno ed il loro spirito solidale riescono a trasformare questa attivitĂ  in una professione vera e propria.

Adele Paglialunga

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