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Casa, terra e stipendio in un’isola da sogno

di | 2019-09-21T12:21:05+02:00 22-9-2019 6:05|Attualità, Sezione 2|0 Commenti

ANTIKYTHERA (Grecia) – Pronti per fare due calcoli? Se lo siete, potreste essere i candidati giusti per trasferirsi sull’isola greca di Antikythera, dove vitto e alloggio sono gratis e dove l’avventura è sicuramente assicurata. La possibilità di trasferirsi ad Antikythera (in italiano Anticitera) è nata a seguito di un annuncio (o, per meglio dire, un appello) degli abitanti dell’isola stessa, che vorrebbero vederla rifiorire in tutto il suo splendore, considerando che attualmente conta solo di 40 abitanti, di cui appena 3 bambini. L’isola si trova a sud del Peloponneso, vicino alla più nota Creta.

A rendere famosa Antikythera fu, già a partire dal 1902, l’archeologo Valerio Stais con la scoperta di alcuni reperti recuperati in un vecchio relitto giacente lì da secoli, tra cui identificò uno strano ingranaggio, oggi noto come “meccanismo di Antikythera” e risalente ad un paio di secoli avanti Cristo. Si tratta di un antichissimo planetario, mosso da ruote dentate, che serviva per calcolare i movimenti del sole, della luna, dei 5 pianeti allora conosciuti; e ancora gli equinozi, i mesi e i giorni della settimana, ovvero di tutto quello che oggi si può definire il calendario. Si potrebbe parlare addirittura del primo esemplare di computer conosciuto.

L’allettante appello offre l’opportunità di immergersi totalmente nella natura. Di fare un tuffo nel passato, un ritorno alle origini del vivere sano, semplicemente coltivando la terra e producendo il cibo per alimentarsi (della serie “il bio sono io”), vivendo con una cifra di 500 euro al mese, offerta per i primi tre anni del soggiorno dagli stessi isolani: apparentemente una somma irrisoria, rispetto a quanto l’ambiente circostante può donare quotidianamente. E ovviamente l’offerta comprende un pezzo di terra da coltivare e la casa.

Un’esperienza che, se affrontata con lo spirito giusto, permette di riconciliarsi con la vita semplice, a contatto con la natura, allontanando i pensieri e lo stress, in una sorta di “cura” (del corpo e soprattutto della mente), che si potrebbe definire “terapia del Mediterraneo”. Un benefico effetto che solo la natura stessa può concedere se si hanno gli occhi per vedere ciò che viene “donato”, che permette anche di riconciliarsi con il mondo e di tornare a rispettare il creato in tutta la sua bellezza e fecondità. Oltre che – faccenda non da poco e neppure scontata – a rispettarsi nel ritrovare il proprio equilibrio.

Quindi, pronti per calcolare la bellezza del mondo e non lasciare che il tempo scorra inesorabilmente?

Stefania Saccone

Nell’immagine di copertina, la splendida isola di Antikythera nel mar Egeo

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