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Caldo da record, ma c’è anche chi sta peggio

di | 2018-07-22T10:21:18+02:00 22-7-2018 6:45|Attualità, Sezione9|0 Commenti

In gran parte dell’Italia un’estate con punte di caldo e afa che ci costringono a restare in casa o a spostarci laddove la temperatura ci consente di respirare. Ma consoliamoci, nel mondo ci sono posti dove il termometro va ben oltre la nostra immaginazione.
Domenica 8 luglio sono stati registrati 52°C dalla stazione di Furnace Creek, situata nella famosa “Death Valley”, in California, uno dei luoghi più caldi del pianeta. Il record assoluto della temperatura più alta mai registrata sul nostro pianeta appartiene infatti proprio alla Valle della Morte, lì il 10 luglio del 1913 a Greenland Ranch sono stati misurati 56,7°C. Un valore di soli 2 gradi inferiore rispetto al record assoluto di caldo di questa stazione raggiunto il 30 giugno 2013 quando si toccarono i 54°C. Questa stessa temperatura è stata toccata anche a Mitribah, in Kuwait il 21 luglio 2016.
Il clima di questa regione degli Stati Uniti è subtropicale, caldo e desertico, con una particolare topografia che consente alla colonnina di mercurio di salire ancora più in alto rispetto ad una qualsiasi altra zona del pianeta. La Valle della Morte è un’area di depressione con un fondo valle situato tra i 50 e gli 80 metri sotto il livello del mare.

Il deserto della Dancalia (Etiopia)

Si tratta di un’area arida e desertica, il caldo non concede tregua nemmeno di notte. La temperatura minima registrata all’alba di lunedì 9 luglio è stata di ben 39,2°C. Di solito nei deserti l’escursione termica raggiunge livelli decisamente molto elevati e questo per due motivi: il cielo è quasi sempre sereno e manca quasi totalmente l’umidità nell’aria, condizioni che consentono al Sole di riscaldare l’aria di giorno, ma allo stesso modo di disperdere tutto questo calore di notte.
Un’altra area depressionaria propone temperature insopportabili. La Dancalia, al confine tra Eritrea ed Etiopia, ha il record della temperatura media annuale più alta.
In Dancalia si trova il punto più basso dell’Africa, il lago Assal (155 metri sotto il livello del mare) ed è qui che durante la stagione secca (marzo-settembre) l’asticella di mercurio tocca e supera i 50 gradi centigradi. Ad Ahmed Ela, base di partenza per le carovane del sale, nel periodo caldo può arrivare anche a 55 gradi e dove durante tutto l’anno non scende mai sotto i 35-40 gradi.

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