//Visita al “Centro Documentazione Leonardo Sciascia-Archivio del Novecento”

Visita al “Centro Documentazione Leonardo Sciascia-Archivio del Novecento”

di | 2020-02-24T10:55:11+01:00 20-11-2019 22:22|Alboscuole|0 Commenti
“I libri pesano tanto:

eppure, chi se ne ciba

 e se li mette in corpo,

vive tra le nuvole”

( Luigi Pirandello)

Noi alunni delle classi 2C e 2D abbiamo avuto la possibilità di recarci al “Centro Documentazione LEONARDO SCIASCIA-Archivio del Novecento”, situato in via C.A. Dalla Chiesa, a San Marco in Lamis. L’uscita è stata organizzata dalla professoressa Mariangela Soccio, con la partecipazione dei professori Michelangelo Martino ed Emanuela Tancredi, a margine della settimana di “LIBRIAMOCI 2019-Giornate di letture nelle scuole”, cui il nostro Istituto”S.G.Bosco-F.De Carolis” ha aderito. La Biblioteca è curata e diretta dal prof. Antonio Motta ed è, soprattutto, una libreria privata con una  collezione (cioè una raccolta di libri e di altri documenti -lettere, fotografie, materiale non librario)  che nasce e si sviluppa intorno ad una persona, il professore Antonio Motta. La possiamo collocare tra le “biblioteche di autore” e tra le “biblioteche di personalità” perché dedicata, principalmente, allo scrittore Leonardo Sciascia (del quale in questo mese di novembre ricorre l’anniversario dei trent’anni dalla morte) e ai numerosi autori italiani e stranieri del Novecento e, inoltre, ospita delle raccolte riconducibili a personaggi (professionisti, religiosi, intellettuali, ecc.) che hanno lasciato tracce nella comunità locale e nazionale in cui hanno operato. Appena entrati abbiamo notato di essere circondati dalla bellezza di quadri e pile di libri, che simboleggiano la passione dell’ex professore del Liceo Scientifico per la lettura. La casa è strutturata su quattro piani, due di questi dedicati alla biblioteca. Uno dei primi libri che ci è stato presentato, un trattato sull’agricoltura, risale al 1700 , rivestito da una copertina di carta pecora, che dopo tre secoli è ancora integro e mostra tutta la bellezza nella sua vetustà, libro che reca sul frontespizio  l’imprimatur  del Tribunale dell’Inquisizione, che invece, ci fa notare il nostro cicerone,  non ebbe un altro libro, “I Canti” di Leopardi, un’edizione del 1823, che fu censurato dal Santo Uffizio. Una delle opere più importanti di Sciascia è “Il GIORNO DELLA CIVETTA”( romanzo breve sulla mafia, apparso per la prima volta nel 1961) tradotto in quaranta lingue, di cui il professore Motta ne possiede tante copie, ma quelle che hanno colpito la nostra attenzione sono state le edizioni in lingua araba, in lingua cinese e in lingua giapponese, quest’ultima con la dedica di una professoressa che  lavora all’Università di Kobe,in Giappone. Di seguito, ci è stato mostrato un libro del peso di 7kg, il quale racchiudeva un monografia di Emilio Greco. Tutti i libri sono originali e una gran parte di essi sono molto rari, poiché di alcuni ne furono stampate poche copie. Come i libri, anche i quadri sono originali, come quelli di Goya o di Guttuso. Quello che  ha suscitato più interesse è stato il quadro raffigurante una medusa anguicrinita, che ha serpenti al posto dei capelli. Inoltre erano presenti delle locandine di film ispirati alle opere di Sciascia, come “Il giorno della civetta”,”Todo modo”. Spostandoci nel piano inferiore siamo stati allettati dalle meraviglie di ventimila volumi, disposti in ordine alfabetico. Per nostro interesse, ci sono stati mostrati opere di Federico II, Dante Alighieri, Omero, ad autori del Novecento come Italo Calvino, Umberto Eco, Pierpaolo Pasolini, Federico Fellini, Alda Merini,  scrittori  studiati e approfonditi anche a scuola. Tra i diversi volumi, il professore ne ha conservati alcuni appartenenti ad autori garganici come Angelo Ciavarella, Joseph Tusiani, Pasquale Soccio e Francesco Borazio. A conclusione della visita abbiamo riflettuto sui valori che una biblioteca può trasmettere: innanzitutto una biblioteca è sinonimo di organizzazione e di “questa” abbiamo notato che  i libri sono stati raccolti seguendo le peculiari preferenze del proprietario, il quale ha previsto un’ accurata sistemazione e ha adottato criteri di organizzazione del materiale bibliografico (per ordine alfabetico o suddivisione per argomenti) in modo certosino e preciso. Quindi, il ruolo delle biblioteche private è importante non solo perché è una manifestazione culturale di istanze individuali ma anche perchè una raccolta privata ci permette di ricavare informazioni, da un lato, sulla cultura, l’attività intellettuale e le relazioni del proprietario, dall’altro, sulle pratiche di lettura, sul ruolo dei libri e sulla loro diffusione in un determinato contesto sociale. Inoltre, abbiamo appreso in modo più generale, che  una biblioteca è una porta di accesso alla rete globale dell’informazione, cioè mette la massa di informazioni a disposizione di tutti i cittadini, divulgando la Conoscenza. E’ di supporto all’istruzione,  si impegna a proporre ai ragazzi l’uso di strumenti “tradizionali” (a partire dai libri) presentando loro quelli più adatti ai diversi usi (enciclopedie, dizionari, saggi, riviste, ecc.).  Favorisce la crescita individuale, offrendo accesso a un ricco patrimonio di conoscenze e di opere creative che gran parte delle persone non ha la possibilità di acquisire direttamente. Rientra qui anche il suo ruolo di incrementare il piacere della lettura, e, più in generale, la possibilità di rendere disponibili materiali che soddisfano anche la domanda ricreativa.  E’ un centro di informazione e documentazione sulla storia e sul territorio, cioè raccoglie, conserva e rende disponibile la documentazione relativa alla storia e all’attività del proprio territorio di riferimento. Questa uscita ci ha insegnato molto sulle conoscenze letterarie e ci ha meravigliato la passione e la perseveranza del professore nelle ricerche dei libri, in qualsiasi parte del mondo. Un grazie particolare va al Professore Antonio Motta  per lo spirito di collaborazione, la professionalità dimostrata e l’entusiasmo che ci ha trasmesso in questa attività. La nostra speranza è che possano altri ragazzi e studenti, anche grazie a questa nostra iniziativa, frequentare in modo più assiduo e consapevole il “Centro Documentazione Leonardo Sciascia” e il suo patrimonio librario, riconoscendolo come una risorsa vitale della nostra Comunità. Ringraziamo la professoressa Soccio Mariangela( ex alunna del Professore Antonio Motta) per lo splendido viaggio a contatto con la lettura .

I libri sono ali che aiutano a volare

I libri sono vele che fanno navigare

I libri sono inviti a straordinari viaggi

Con mille personaggi l’incontro sempre c’è.

   

Le alunne delle classi 2C e 2D

L.R. Miriam, L. Angelachiara, T. Francesca,

R. Carmen, S. Ida, S. Sofia