//UN’ESPERIENZA UNICA SULLA MAJELLA

UN’ESPERIENZA UNICA SULLA MAJELLA

di | 2018-06-14T15:05:15+02:00 14-6-2018 15:30|Alboscuole|0 Commenti
di VALENTINA DESOGUS – Come ogni anno la scuola organizza un viaggio d’istruzione per ogni classe e questo è un anno particolare perché, noi delle seconde, andremo con il treno “Transiberiana d’Abruzzo” al Parco Nazionale della Majella assieme ai ragazzi/e delle prime medie e delle classi quinte della scuola primaria di Mozzagrognia e Santa Maria Imbaro.   Il 17 marzo uno specialista del Parco di nome Paolo Granà ci ha parlato del luogo che saremmo andati a visitare soffermandosi sulla fauna e flora in esso presenti. Ci ha mostrato un PowerPoint contenente alcuni dati principali relativi al Parco che così sintetizzo: – 74095 ettari di superficie ; – 39 comuni; – 3 province ( Chieti, Pescara, l’Aquila ); – 2793 m è l’altezza massima ( Monte Amaro ); – 2100 entità vegetali; – 30 specie di uccelli; – presenza di tutti i principali mammiferi italiani. L’esperto ci ha parlato della fauna, degli animali in estinzione e quelli presenti nel territorio del parco; tra gli animali in estinzione vi sono: la parnassa (un tipo di farfalla), la salamandra appenninica (un anfibio, riconoscibile dal suo aspetto: nera con vistose macchie gialle) e la vipera degli Orsini, mentre gli altri animali sono: il lupo, il cervo, il camoscio d’Abruzzo e l’orso Marsicano. Di orsi ne sono rimasti solo pochi esemplari, circa 60 e quasi tutti sono censiti. La flora presente è caratterizzata soprattutto da foreste di faggete e di mughete (pino mugo); è inoltre presente anche la Scarpetta di Venere, pianta che appartiene alla famiglia delle Orchidaceae. Ma tra la vegetazione più bella, rara ed interessante vi è la Soldanella Minima (pinta dalla dimensione piccolissima che cresce nelle valli nivali), la Silene Acaulis (pianta che cresce tra le rocce di alta montagna ed assomiglia a cuscini densi di piccoli fiori e foglie) ed il Giglio di S. Giovanni. Dopo questa interessante illustrazione siamo tornati a scuola ancora più emozionati di prima. Passarono circa tre settimane, quando arrivò finalmente l’attesissimo giorno. La mattina del venerdì 13 aprile, alle 7:30, ci siamo ritrovati tutti quanti davanti alla scuola pronti per partire! Da Fossacesia siamo partiti con l’autobus fino alla stazione di Sulmona per prendere il treno la Transiberiana. Il percorso sui binari ci ha meravigliato per la bellezza del paesaggio montano. Descrivere quei luoghi, quei colori è difficile, occorre perciò vederli con i propri occhi. Abbiamo fatto una sosta alla stazione di Cansano. Lì abbiamo fatto il laboratorio del formaggio e ci hanno spiegato come lo fanno. Successivamente ce lo hanno fatto anche assaggiare insieme ad una fetta di pane e olio e, visti i vassoi vuoti, posso dire che tutti hanno gradito. Dopo siamo ripartiti e fermati a Palena, uno dei comuni presenti nel territorio del Parco Nazionale della Majella. Davanti alla stazione c’è un’area verde attrezzata per i turisti dove abbiamo pranzato e successivamente, divisi in gruppi, abbiamo fatto altre attività. A me e al mio gruppo ci hanno portati in un casolare per vedere un video da loro realizzato per mostrarci le caratteristiche più curiose ed interessanti del luogo: fauna, flora e i diversi fiumi e ghiacciai. Successivamente a quest’attività siamo andati fuori, dove ci hanno mostrato orme e resti rinvenuti  di animali. Ci hanno anche fatto vedere come alcuni sassi, a contatto con l’acido muriatico, si forano formando delle cavità che l’acqua attraversa. Per questo processo naturale, nel territorio della Majella, scarseggiano fiumi e laghi dato che l’acqua penetra nel terreno e scompare per raggiungere la valle attraverso fiumi sotterranei. Nel nostro territorio non mancano le api e un apicoltore locale ci ha spiegato e mostrato la produzione del miele. Nell’arnia abbiamo anche visto l’ape regina riconoscibile da un punto tra le ali messo dall’uomo. Alcuni di noi hanno acquistato diversi prodotti realizzati con il miele. Dopo un momento di svago siamo andati a fare l’escursione. La guida, che abbiamo conosciuto a scuola, ci ha accompagnato lungo il percorso facendoci notare alcune caratteristiche naturali. Sorprendente è stata la scoperta di una pianta che all’apparenza non richiama l’attenzione, ma toccandola stupisce per la consistenza della superficie delle foglie in quanto assomiglia al velluto. L’esperto ci ha detto che viene comunemente chiamata “ carta igienica del pastore”. Proseguendo la strada abbiamo notato un piccolo fiume che stranamente termina nel campo: l’acqua viene assorbita dal terreno carsico. Nel mio paese non ho mai notato un fiume simile dato che, di solito, sfociano nel mare. La nostra passeggiata si è conclusa salendo sul treno che ci aspettava sui binari. Non siamo andati lontano dai luoghi in cui viviamo, ma in questo viaggio d’istruzione abbiamo conosciuto cose nuove alle quali non avevo mai pensato. Molte volte non apprezziamo l’ambiente che ci circonda dando per scontato quello che si ha, penso che ci occorrerebbe qualcuno che ce lo faccia notare.