di Francesca Falchi, classe 3^E – Nell’epoca dei social network e dei rapporti virtuali, anche l’amore ha assunto nuove forme.
Tra le numerose piattaforme di incontri, le chat e i messaggi, è sempre più frequente intraprendere una relazione online.
Tuttavia , non sempre dietro uno schermo si nasconde una persona onesta e disposta a ricambiare il sentimento in modo sano e naturale.
Negli ultimi anni, infatti, sono in aumento le cosiddette ‘’truffe amorose’’: il carnefice dell’inganno finge interesse nei confronti della vittima con il solo scopo di ottenere denaro o favori.
Un raggiro che non fa distinzione di sesso o di età, di status sociale o di vissuto personale.
Il copione che si ripete ogni volta ha come protagonista i problemi del personaggio inventato dal truffatore, che siano di tipo economico, giuridico o di salute, e tutti comportano la continua e perpetua richiesta di soldi, accompagnata dall’impossibilità di un incontro.
Il meccanismo che innescano è una vera e propria manipolazione emotiva, che fa leva sul bisogno di attenzioni e sulla bontà dei malcapitati, che arrivano persino a indebitarsi pur di assecondare i loro ‘’amati’’ e sfuggire al senso di colpa che quest’ultimi sono capaci di infliggere.
Quello che colpisce più duramente le prede, non è solo la notevole perdita di denaro, ma i risvolti psicologici che questa situazione scatena.
Lo stress provocato dai debiti, l’illusione di un rapporto reale, la mancanza di quell’affetto, seppur finto.
Da fuori può sembrare una realtà lontana e a tratti assurda, ma in realtà è una delle truffe che miete più vittime.
Basti pensare che nel 2021, solamente in Italia, sono stati rubati 4.5 milioni di euro, e negli Stati Uniti 550 milioni di dollari.
Per non cadere in questa malefica trappola è importante prestare attenzione agli sconosciuti online, avvertire amici e parenti in caso di situazioni strane, e soprattutto mai mandare alcuna forma di denaro a qualcuno che non si conosce personalmente.
In un mondo dove i rapporti si coltivano tramite uno schermo, è fondamentale ricordare che i sentimenti sono veri, ma spesso i volti no.