//Tim Burton, un regista visionario

Tim Burton, un regista visionario

di | 2025-07-05T10:42:55+02:00 5-7-2025 10:40|Alboscuole|0 Commenti
dalla Redazione del TGTassoNews – È notizia di questi giorni che Tim Burton sarà ospite del Giffoni Film Festival il 25 luglio 2025. L’evento, che si terrà a Giffoni Valle Piana, vedrà la partecipazione del regista in occasione dell’uscita della seconda stagione di “Mercoledì” su Netflix. In questa occasione, Burton incontrerà i giurati della 55esima edizione del festival, che si svolgerà dal 17 al 26 luglio. Il Giffoni Film Festival, noto per il suo pubblico giovane, offrirà ai fan l’opportunità di incontrare Burton e parlare con lui prima dell’uscita della nuova stagione della serie. L’evento promette di essere un’esperienza imperdibile per gli appassionati del regista e di “Mercoledì”. Tim Burton, regista, sceneggiatore, produttore cinematografico, animatore e disegnatore statunitense, ormai ritenuto uno degli autentici maestri del cinema contemporaneo, nasce a Burbank, nella contea di Los Angeles, il 25 agosto del 1953. Trascorre la sua adolescenza in modo abbastanza solitario, appassionandosi presto del cinema e mostrando da subito una grande vena artistica nel disegno. A 16 anni va a vivere da solo e due anni più tardi vince una borsa di studio messa in palio dalla Disney, che gli permette di studiare al California Institute of the Arts di Valencia (California). Nel 1979 ne diventa ufficialmente uno degli animatori e prende parte alla realizzazione del lungometraggio “Red e Toby – Nemiciamici” (1981), ma non è contento del lavoro che svolge nell’azienda, poiché ben lontano dalla sua idea creativa. A 24 anni Burton debutta come regista con il suo cortometraggio, “Vincent”, del 1982. Già da questo primo lavoro (che dura cinque minuti) si evince la passione di Burton per le storie horror, Edgar Allan Poe e per Vincent Price. Con il secondo lungometraggio, “Beetlejuice – spiritello porcello” (1988) riesce a conquistare pubblico e critica e al film viene assegnato l’Oscar per il miglior trucco, ma è solo il preludio al grande successo che riscuote con la trasposizione cinematografica del celebre personaggio dei fumetti Batman (1989, vincitore dell’Oscar per le migliori scenografie) e soprattutto con la fiaba surreale “Edward mani di forbice” (1990). Successivamente si dedica a progetti più elaborati come la favola dark “Nightmare Before Christmas” (1993, da lui scritto e prodotto, ma diretto da Henry Selick) ed il film “Ed Wood” (1995) ispirato alla vita del noto regista di B-movies. Nel frattempo sono arrivati tanti altri capolavori, quasi sempre in compagnia del suo attore preferito, Johnny Depp. Nel 2007 ha ricevuto il Leone d’oro alla carriera alla Mostra del cinema di Venezia, nel 2019 il David di Donatello alla carriera e nel 2021 è stato insignito del premio alla carriera della Festa del cinema di Roma. Secondo Tim Burton il cinema è una specie di terapia, a questo proposito afferma: “Grazie al cinema posso esplorare rapporti complessi di cui mi sarebbe difficile parlare con chiunque. Il cinema è catartico. La sua forza sta nell’analizzare i sogni offrendo a ciascun spettatore aspetti inusuali, in cui riconoscersi. Mi piace l’assurdità del cinema.” Una curiosità: Burton adora favole e poesie, spesso esse sono la sua principale fonte d’ispirazione. Durante l’adolescenza, il regista, si è dedicato assiduamente alla lettura delle opere di Edgar Allan Poe, al quale ha rubato l’atmosfera gotica per i suoi film. Nel tempo libero, Burton compone ballate e liriche che poi ama illustrare con il suo inconfondibile tratto acquerellato semplice e lieve, cercando di ricreare il fascino dei vecchi libri illustrati per ragazzi. I versi di Tim, divertenti e stralunati, sono raccolti nel libro: “Morte malinconica del bambino ostrica e altre storie”, edito in Italia da Einaudi.  

Istituto Comprensivo Torquato Tasso di Salerno