//Sei storie del terrore da un minuto

Sei storie del terrore da un minuto

di | 2019-01-03T10:31:07+01:00 29-12-2018 17:02|Alboscuole|0 Commenti
di classe 2^A – 1 PASSI FALSI Una sera Jessica si ritrovò a casa da sola perché i suoi genitori erano partiti per un viaggio di lavoro. A un certo punto, dalla sua camera da letto, Jessica sentì uno strano rumore, quasi un mugolio, provenire dalla cucina ma, quando andò a controllare, non trovò nulla. In quell’istante però sentì dei passi provenire dalla soffitta, quindi prese la scala e salì. Quando si trovò in soffitta vide un’ombra passare veloce e lasciare un biglietto macchiato di sangue con scritto:” Non fare passi falsi.” La ragazza presa dal panico chiamò la polizia, al telefono però rispose una voce stranissima, simile al rumore sentito in cucina. Jessica terrorizzata svenne. Due giorni dopo i genitori tornati dal viaggio trovarono sul pavimento il cadavere di Jessica con accanto un biglietto con scritto:” Voi sarete i prossimi.” (Enkela e Matteo F.)   2 TATA ANTONIA In una casa a Vienna c’erano due sorelle, Laura e Sara, che avevano bisogno di una tata. I loro genitori scelsero Tata Antonia su internet, ma dato che dovevano andare via, ed erano in ritardo, lasciarono le bambine a casa da sole ad aspettarla. Quando la tata arrivò le bambine corsero alla porta per accoglierla, e si trovarono di fronte un’ anziana signora con occhi dolci e gentili e vestita di rosa. Dopo che ebbero fatto conoscenza, la tata preparò loro dei biscotti e le bambine andarono in bagno a lavarsi le mani ma quando tornarono trovarono al suo posto una strega che le mise nel forno a cuocere e poi se le mangiò. I genitori una volta tornati a casa non trovarono la tata ma solo la tavola ancora apparecchiata… (Laura e Sara)   3 MIRKO L’AMMAZZA-BIMBI Mirko ogni mattina si svegliava stanco e con le occhiaie e non capiva perché. In realtà Mirko era un lupo mannaro ammazza-bimbi. Ogni notte andava con i suoi amici in giro per la città, però ogni volta, a mezzanotte, diceva che aveva qualcosa da fare in periferia, si allontanava e diventava un lupo mannaro. Così trasformato andava per le case ad azzannare i bambini colpiti dagli incubi. I genitori di questi poveri bambini alla mattina trovavano solo i letti sfatti, ma non notavano le impronte delle zampe sul pavimento. (Francesco C. e Beatrice)   4 LA VENDETTA Un giorno in campagna un anziano contadino vinse un’enorme somma di denaro che investì nell’acquisto di un trattore nuovo. Soddisfatto del suo acquisto, andò a letto ma, sentendo dei forti rumori di ferraglia, il contadino andò al capannone degli attrezzi e aprì il portone ma trovò tutto in ordine e tornò a casa. Poco dopo la mezzanotte, sentì di nuovo quegli strani rumori e, tornando a controllare, trovò davanti al capannone il vecchio trattore acceso e rombante. All’arrivo del contadino il vecchio trattore partì e lo investì … (Matteo C. e Francesco T.)   5 UNA NOTTE A SCUOLA Io e Andrea, con tutta la classe, eravamo andati a dormire a scuola dovendo partecipare a un addestramento di sopravvivenza. Erano le due di notte, tutti stavano dormendo, tranne noi due. Incuriositi dalla nuova situazione infatti, abbiamo cominciato a vagare per le aule al buio. Ad un certo punto, si sentì il tonfo di un libro caduto a terra. Andammo a controllare. In quel momento si accese una luce nella stanza accanto, e sentimmo una voce rauca che pronunciava un invito a qualcuno. Si videro i tavoli, le sedie e i libri volare per aria, ma non c’era nessuno. Impauriti tornammo a letto nella stanza dove c’era la nostra classe. Dopo tredici minuti, io e Andrea vedemmo una lanterna venire verso di noi, intorno al corpo della lanterna una scritta: “I am here for you”. Terrorizzati, non riuscimmo a urlare ma, improvvisamente la lanterna si spense e non la vedemmo più. Il giorno dopo scoprimmo sul pavimento gocce di sangue che portavano al bagno. Sul lavandino un occhio con la pupilla verde come quella del nostro bidello e nel fondo, un’altra scritta: “Tornerò, non è finita qui!”… (Andrea e Thomas)   6 L’ARMADIO Un giorno Anita si svegliò alle quattro di notte, infastidita da un cupo cigolio proveniente dall’armadio. Scese dal letto, accese la luce e lo aprì. All’improvviso un tentacolo nero l’afferrò e la portò con sè dentro l’armadio. Il giorno dopo i suoi genitori andarono in camera sua per svegliarla, come ogni mattina, ma nel letto non c’era, si guardarono intorno e sul muro videro una scritta in rosso: “Sono giunto qui, in mezzo a voi”. Anita era in pericolo. (Maria, Letizia, Catharin)