Antonio Dragone
Lo scorso 6 giugno, presso il Teatro comunale “Laterza” di Putignano, si è tenuto lo spettacolo di fine anno della “Parini”, a conclusione dei progetti finanziati dal PNRR “‘Jeans Orchestra”, “Sneakers Chorus”, “Uno strumento per amico” e “Se i fucili sparassero fiori”. Gli alunni coinvolti hanno suonato, cantato e recitato. Sono stati guidati dai professori e musicisti Amatulli, Miles, Pinto e dalla cantautrice Alba Modugno.
Veramente toccante la versione di “Canta ancora”, canzone di Arisa che fa da colonna sonora a “Il ragazzo dai pantaloni rosa”- La 2^B ne ha riscritto il testo: un monito contro una società che troppo spesso non vive che di apparenza e giudizi gratuiti. Altri studenti hanno rivisitato “Sweet Dreams” degli Eurythmics alternando l’italiano all’inglese e rivendicando la possibilità di realizzare i propri sogni.
I personaggi della rappresentazione teatrale “Se i fucili sparassero fiori”, i cui nomi sono stati scelti dagli stessi protagonisti, erano i seguenti: la narratrice Lily; il nonno James; i quattro amici Andrew, Sharon; Luna e Sole, gemelle; Peppe, soldato della Prima Guerra Mondiale, (fratello del Piero de “La guerra di Piero”); Carlo, un altro soldato; la tedesca Ingrid, che aiuta di nascosto le ebree Rachele e Lisa in un campo di concentramento; Hanna e Michel, fidanzati separati dal Muro di Berlino, con alcune guardie; la vietnamita Lihn con la sorella Kim. Un viaggio nel tempo, attraverso terribili conflitti, sulle tracce lasciate da nonno James, alla ricerca della Pace.
Alle scene recitate si sono alternati i brani “Imagine” di John Lennon; “La guerra di Piero” di Fabrizio De André; il canto ebraico “Gam gam”, di Elie Botbol; “Heroes” di David Bowie; “The sound of silence” di Simon & Garfunkel; “Hallelujah” di Jeff Buckley.
Il “Giornalino” ha raccolto la testimonianza di Antonio Dragone, che ha partecipato allo spettacolo suonando la chitarra elettrica.
« Abbiamo suonato e cantato brani molto belli, scelti dai nostri professori. I ragazzi hanno inventato la trama dello spettacolo teatrale con l’aiuto, per la sceneggiatura, della prof.ssa Modugno. Ho trovato apprezzabile il loro lavoro, considerando che è stato fatto da ragazzi molto giovani, senza alcuna esperienza. Alcuni attori sono stati bravi anche nell’improvvisazione. Tutti ci siamo impegnati. Se dovessi premiare qualcuno, a mio giudizio, direi che ho trovato particolarmente spontanea, nella recitazione, Elena Di Cresci che interpretava la tedesca Ingrid. Nel coro, le mie compagne Diletta, Jasmine e Maria Sofia hanno dato un grande contributo nel cercare di armonizzare il più possibile le voci di tutti. E il migliore nell’orchestra, secondo me, è stato Andrea Tonasso: si è speso moltissimo, alla batteria.
Dobbiamo sempre approfittare delle opportunità che la scuola ci fornisce. Consiglio vivamente la partecipazione ai progetti musicali e all’orchestra. Sono percorsi tra i più formativi: lì si impara a suonare, anche partendo da zero. Il coro aiuta molto ad amalgamarsi e ad allenare la voce. Col teatro si impara a superare la timidezza, ad aprirsi, a parlare in pubblico, a saper improvvisare. In orchestra ho imparato ad ascoltare, a saper suonare insieme agli altri; ciò potrà essermi molto utile anche in futuro se, come credo, suonerò in una band. »