di Matteo SALA (IA) – Da grande vorrei diventare un giornalista. Mi vorrei occupare dell’inquinamento del mondo, riportando tutto quello che vedo; scriverei dell’isola di plastica che si trova nei nostri oceani, che causa la morte di molte specie animali, come gabbiani, delfini e molti altri esseri viventi che popolano i nostri mari. Parlerei anche dei disastri ecologici che, oltre ad inquinare il nostro pianeta, causano molte malattie che colpiscono alcune popolazioni. Spiegherei che, se non smettiamo di sporcare il nostro pianeta, l’intero genere umano ne pagherà le conseguenze. Al giorno d’oggi ci sono molte associazioni che provano a smaltire i rifiuti che noi gettiamo e a difendere gli animali, come Greenpeace o Corepla. Scriverei di loro e di molte altre associazioni che si occupano di difendere la natura. Sfortunatamente il nostro mondo non ha soltanto il pericolo dell’inquinamento, ma anche la tragedia delle guerre. Io andrei proprio lì, a documentare le sofferenze di quelle persone che sono costrette a combattere ed a subire la guerra. Vorrei fare l’inviato di guerra per chiedere agli uomini perché combattono, perché usano le armi, invece di bersi un bel caffè seduti al bar o andare a pescare al lago… Se io diventassi un reporter, vorrei far capire a tutti com’è importante vivere nel rispetto dell’ambiente e in un mondo di  pace. Questo lavoro mi permetterebbe anche di “vivere” cose positive, come girare il mondo, conoscere nuove culture, tanti luoghi affascinanti e nuove lingue. Nei miei articoli metterei tutte le immagini che vedo, perché le immagini fanno capire meglio, ed è questo il mio scopo: far capire alle persone come mai stiamo rovinando il mondo, spingendole a migliorarsi sempre di più.