//“SAVE” VERSO UN FUTURO SOSTENIBILE

“SAVE” VERSO UN FUTURO SOSTENIBILE

di | 2019-03-07T23:34:07+01:00 7-3-2019 23:34|Alboscuole|0 Commenti
Michele Sansonne – Martedì 22 gennaio, la mia classe accompagnata dalla nostra maestra, si è recata a largo XXV aprile per entrare in un piccolo museo: “Il museo del risparmio” allestito in un vero e proprio camion.Questo camion è partito da Torino e ha toccato diversi paesi d’Italia, tra cui Andria.Questo progetto prende il nome di S.A.V.E., un acronimo che significa Sostenibilità, Azione, Viaggio ed Esperienza; un viaggio per farci riflettere, con degli esperti, sull’ importanza della lotta agli sprechi perché le risorse del pianeta Terra sono in esaurimento. Appena entrati nel camion, ci siamo chiesti se davvero potesse essere un vero e proprio museo. L’esperto Gianmaria ci ha risposto rassicurandoci che, seppur piccolo, in questo museo avremmo viaggiato nel passato attraverso alcuni video .Egli ci ha chiesto se sapessimo come, prima dell’invenzione della moneta, gli antichi svolgevano i loro scambi commerciali.Dopo aver riflettuto un po’, abbiamo risposto che era il baratto la prima forma di scambio commerciale.Dopo questa chiacchierata è partito il primo video che parlava proprio del baratto: i protagonisti erano Form e Mica due formiche che tra loro si scambiavano un chicco di grano con un chicco di uva. Il secondo video parlava di come si conia e si diffonde nel passato; l’ultimo video narrava la famosissima favola “La cicala e la formica” scritta da Esopo, uno scrittore della Grecia antica.Questa storia narra il lavoro assiduo della formica per trovare il cibo per il lungo e difficile inverno, a differenza della cicala che cantava tutta l’estate senza preoccuparsi delle provviste dell’inverno. Successivamente  siamo scesi e siamo andati nel laboratorio creativo dove Gianmaria ci ha diviso in diversi gruppi e abbiamo creati alcuni manufatti con materiali da riciclo che abbiamo portato da casa; ogni squadra attraverso la fantasia ha realizzato degli oggetti come cornici, salvadanai, portapenne… Il nostro gruppo ha avuto l’idea di realizzare un portapenne prendendo una scatola di pelati, ricoprendola con della carta crespa e poi decorandola con delle cannucce  multicolori. Anche se il mio gruppo non ha vinto il primo posto, ci siamo divertiti perché lo scopo del gioco era quello di realizzare manufatti al cento per cento riciclabili.Sono uscito da quel museo fiero di aver partecipato a questo progetto capendo l’importanza vera del riciclo.