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Salute e inquinamento

di | 2020-06-14T20:54:20+02:00 14-6-2020 20:54|Alboscuole|0 Commenti
L’effetto dell inquinamento sull’apparato respiratorio sono già noti da diverso tempo, ulteriori studi hanno inoltre dimostrato una correlazione fra gas di scarico ed altre patologie di altri apparati:
  • apparato circolatorio: ricercatori scozzesi e svedesi, in uno studio pubblicato nel 2007 sul New England Journal of Medicine, hanno dimostrato un effetto molto dannoso su pazienti con storia di precedente infarto cardiaco, dopo esposizione a gas di scarico con un aumento dell’ischemia miocardiaca ;
  • sistema nervoso: la sua manifestazione più nota è nel cosiddetto “mal di testa da traffico”. L’emicrania insorta dopo viaggi in autostrada è conseguenza dell’effetto del particolato e delle polveri sottili. Da quanto emerge da un lavoro di  una squadra di scienziati olandesi pubblicato su Particle and Fibre Toxicology. Un gruppo di volontari per un’ora hanno respirato gas di scarico riportando oltre alla già note alterazioni respiratorie e circolatorie anche un’emicrania legata ad alterazioni delle funzioni cerebrali misurate attraverso elettroencefalogrammi.
  • apparato oculare: una persistente lacrimazione da irritazione della congiuntiva si è anche notata durante il periodo invernale e sembra anche questa correlarsi con l’azione irritante degli inquinanti definendola “congiuntivite da traffico”. Alcune sostanze tossiche che si possono trovare nell’atmosfera sono: arsenico, amianto, benzene, piombo, cadmio, ecc… Inoltre uno dei maggiori agenti inquinanti presenti nell’aria è il particolato prodotto dalle combustioni.
È stata la rivoluzione industriale che ha comunque dato alla luce l’inquinamento ambientale come lo conosciamo oggi. L’emergere di grandi fabbriche e il consumo di enormi quantità di carbone e altri combustibili fossili ha dato inizio ad un inquinamento atmosferico senza precedenti, il grande volume di scarichi industriali chimici s’è aggiunto al crescente carico di rifiuti antropici non trattati. Chicago e Cincinnati sono state le prime due città americane a emanare leggi a garanzia di aria più pulita nel 1881. Altre città hanno seguito questo comportamento in tutto il paese fino all’inizio del XX secolo, quando l’Office of Air Pollution, sotto il Department of the Interior, fu attivato. L’inquinamento è diventato poi un tema popolare dopo la seconda guerra mondiale, a causa della ricaduta radioattiva dal conflitto atomico in Giappone, e i test precedenti e successivi. Per decenni, particolarmente negli anni settanta, le industrie chimiche della zona di Porto Marghera riversano sostanze inquinanti nella laguna; la cosa fu causa di gravi danni all’ambiente e decine di casi di tumore tra gli abitanti. I responsabili dei fatti, processati negli anni 2000, godono della prescrizione dei reati commessi. Il disastro di Seveso è un altro paletto dell’evoluzione nella coscienza ambientale italiana: l’incidente, avvenuto il 10 luglio 1976, nell’azienda ICMESA di Meda, provocò la fuoriuscita di una nube di diossina, una tra le sostanze tossiche più pericolose esistenti. La nube tossica investì una vasta area di terreni nei comuni limitrofi della bassa Brianza, in particolare Seveso, con seimila residenti esposti ai danni. Nel cosiddetto triangolo della morte Acerra-Nola-Marigliano si osserva un anomalo incremento della mortalità, che viene attribuito all’inquinamento causato dallo sversamento illegale di sostanze tossiche di varia provenienza, in particolare dalle industrie del nord Italia, operata da parte della Camorra. M. Miceli – G. Nardella 2^I