//RADIO SIANI

RADIO SIANI

di | 2019-07-18T12:27:20+02:00 18-7-2019 12:27|Alboscuole|0 Commenti
Roberta Tufano 2G-

Caro Giancarlo,

ti scrivo meravigliata dal tuo grande coraggio e dalla forza di voler, a tutti i costi, vedere la tua amata città libera dal mostro chiamato CAMORRA.

Hai combattuto, fino alla fine, con onestà e professionalità dietro una macchina da scrivere.

Ah, sai che la tua auto ha fatto il giro dell’ Italia arrivando perfino a Bruxelles? Si, esatto, proprio l’auto in cui hai sospirato per l’ultima volta. La tua auto è diventata un simbolo della lotta alla criminalità, ed è giusto mostrarla a tutti. Per non parlare di tutti i siti, associazioni, film e perfino una radio porta il tuo cognome tale è RADIO SIANI.

Quando, il 23 settembre del 1985 la tua anima si è spenta, l’Italia, in special modo Napoli, ha perso un uomo di sani principi combattivo e giusto che non si è mai piegato alle minacce della camorra.

Per determinare i veri motivi della tua morte ci sono voluti 12 anni e le dichiarazioni di tre pentiti!

Sei stato ucciso per AMORE DELLA VERITA’ e fu proprio quell’articolo del 13 giugno del 1985, pubblicato sulle pagine del Mattino, che molto probabilmente ti costò la condanna a morte, vale a dire, quando parlasti dei possibili intrecci criminali campani in seguito all’arresto del boss di Torre Annunziata Valentino Gionta.

Sai, Giancarlo, non sei stato l’unico ad essere stato ucciso per amore della verità. Otto anni dopo la tua morte, lo stesso destino è toccato prima a Giovanni Falcone, sua moglie Francesca ealla sua scorta e, a distanza di mesi, anche a Paolo Borsellino, tutti coloro che avevano il tuo stesso desiderio.Sai che penso? Se più persone avessero combattuto con te, probabilmente, oggi, saresti ancora vivo.

Ciao Giancarlo! A salutarti è una tua piccola ammiratrice che spera sempre in un mondo migliore.