//Perché la storia si ripete?

Perché la storia si ripete?

di | 2020-02-03T20:26:20+01:00 3-2-2020 20:26|Alboscuole|0 Commenti
di Riccardo Nuri –  Il 20 gennaio 1942, in una splendida villa alle porte di Berlino, alcuni tra i più alti ufficiali delle SS, dietro ordine di Hitler, pianificarono nella totale indifferenza, impassibilità e insensibilità,  la ‘Soluzione finale’ della questione ebraica, cioè un vero e proprio piano di sterminio e completa distruzione della “razza ebraica”. Ebrei di tutta Europa vennero strappati dalle loro case, dai loro affetti e deportati nei campi di sterminio, dove furono costretti a vivere in stato di completa disumanizzazione, ai lavori forzati, con poco cibo e privati della propria dignità.  Le SS tedesche uccisero quasi 2.700.000 Ebrei nei campi di sterminio, tramite asfissia con gas velenoso o tramite fucilazione o con altri mezzi. Circa sei milioni di Ebrei, uomini, donne e bambini, vennero uccisi nell’Olocausto, cioè i due terzi degli Ebrei che vivevano in Europa prima della Seconda Guerra Mondiale. E con loro nomadi e  portatori d’handicap. Il tutto per eliminare il “diverso” e creare la cosiddetta razza ariana: una razza pura, superiore. Grazie alle testimonianze e ai tanti libri sul tema, oggi conosciamo ciò che è barbaramente accaduto nel secolo scorso, quando, nel nome di una “selezione umana”, uomini, donne e bambini trascorrevano le loro giornate tra lavori più assurdi, punizioni, mancanza di cibo, puro sadismo e morte,  cambiando e segnando per sempre le loro vite. “Se comprendere è impossibile, conoscere è necessario, perché ciò che è accaduto può ritornare, le coscienze possono nuovamente essere sedotte ed oscurate: anche le nostre.” Così diceva Primo Levi, augurandosi che le loro storie e testimonianze potessero ricordare a tutti le barbarie, le atrocità e la disumanità dell’essere umano, affinchè nulla di tutto ciò potesse ancora accadere. E allora…perché una stella di David e la scritta “Juden hier” (qui abita un ebreo) è stata tracciata sulla porta di casa di Lidia Beccaria Rolfi, a Mondovì in Sicilia, solo perché è un’ebrea partigiana sopravvissuta all’olocausto? Perché in Francia, l’anno scorso, una donna sopravvissuta all’Olocausto è stata pugnalata e arsa viva nel suo appartamento? Perché l’anno prima ancora una maestra in pensione, Sarah Halimi, è stata assassinata e successivamente gettata giù dal balcone a Parigi? Perché pochi giorni fa, in provincia di Milano, un giovane calciatore cinese è stato insultato, umiliato, con l’augurio di morire di coronavirus? Perché nel bresciano è stato distrutto un locale commerciale, solo perché appartenente ad una giovane italiana di origini marocchine? Purtroppo ancora oggi, nel 2020, assistiamo quotidianamente a fatti e situazioni di razzismo e pregiudizi nei confronti dell’altro, del diverso, dello straniero, del disabile.  La senatrice Liliana Segre insegna che il tempo, purtroppo, cancella in modo inesorabile persone e memoria, per cui è necessario che tutti noi ragazzi continuiamo a studiare la storia, perché solo così si fa salva la memoria, inoltre più si aspetta ad allontanare i discorsi di incitamento all’odio, più tardiamo a fare i conti con il nostro passato, più difficile sarà poter ricostruire un’ identità basata sulla diversità, intesa come elemento caratterizzante, unico, di un popolo o nazione. Non possiamo permettere che l’odio, la paura, l’indifferenza offuschino le nostre menti e la nostra intelligenza, non possiamo permettere che discriminazione e intolleranza offendano e annullino  i diritti di tutti gli uomini, nessuno escluso…perché il “diverso” siamo noi!