//PARITA’?

PARITA’?

di | 2020-05-06T18:11:10+02:00 6-5-2020 18:10|Alboscuole|0 Commenti
Sono contenta di aver avuto l’opportunità di conoscere questo progetto e due sostenitrici dello stesso. Inizialmente ci siamo presentati noi alunni e le  dottoresse. La dott.sa Prati ha parlato della sua vita, della sua professione, della famiglia e del suo essere mamma. Non è stato facile ma, dopo diversi tentativi, abbiamo indovinato il suo lavoro. Successivamente ci siamo aperti e abbiamo dichiarato tutti cosa vorremo fare da grandi. Ovviamente, prendendo in esempio la sua esperienza, si è raccomandata di non arrenderci mai e, soprattutto, ha sottolineato che non esistono neanche per sogno lavori “da maschio” o “da  femmina”! Personalmente sono più che d’accordo con ciò he ha detto. Io, che sono abbastanza “convinta” della parità già prima di conoscere questo progetto, trovo che dovrebbe  essere assolutamente scontato, che ci sia uguaglianza in TUTTO, a maggior ragione nei lavori. Non concepisco la solita frase “Ma tu? Vuoi fare l’ingegnere  aereospaziale ? Ma sei piccoletta, sei femmina!” Una delle tante cose che non reggo sono gli stereotipi. Rosa…da femminuccia, blu…da maschietto. E SE IO, FEMMINA DI 13 ANNI , MI VOLESSI VESTIRE DA MASCHIO? FARMI UN  TAGLIO DI CAPELLI DA MASCHIO?  Ci sarebbe qualche problema? No… anzi, sì. Purtroppo per me ci sarebbero. Quali? Semplice… le frasi del tipo “Bleeh ora arriva il maschiaccio, ma sei maschio o femmina? A chi vuoi assomigliare?” Tutto ciò per un taglio di capelli che vagamente ricorda quello dell’altro sesso.  Per delle scarpe che non sono rosa con i fiocchetti… perché  possono non piacere le collanine o i bracciali femminili, cavolo! Io vorrei dire a tutte le ragazze e a tutti i ragazzi che si sentono dire queste frasi…francamente fossi in voi me ne infischierei. Ma capisco perfettamente che non è piacevole sentirsele dire.  Potrei non avere un carattere esattamente tranquillissimo  e perciò farei ciò che ho detto , ma (frase fatta e sentita almeno 1000 volte) se vivete del giudizio delle gente non concluderete niente.  Sentite, è la verità, frase fatta o no, è esatta. Anche perché non mi sembra un comportamento da persona sicura di sé, affidarsi a delle persone che neanche si conoscono bene che ti dicono “Ma guarda che schifo la maglietta di Anna! Ma come si è vestita?”. O addirittura basarsi su sguardi cattivi che lasciano odio (quelli che più non sopporto onestamente) o peggio, a nomignoli dati sul vostro conto. E giusto per precisare… sicuri di sé non vuol dire atteggiarsi o credersi i più belli del pianeta appena scesi dalla passerella di Victoria Secret, specifichiamo. Tanto alla fine troverete una persona che vi dirà “bel taglio di capelli” … attendete e troverete. Arriverà, chiunque esso sia.  

Anna Cassano, 2C