//Parcocittà: UNA SVOLTA

Parcocittà: UNA SVOLTA

di | 2019-01-11T15:28:59+01:00 11-1-2019 15:28|Alboscuole|0 Commenti
“Essere dinamici. Non aspettare, ma creare le opportunità.”- dice Simona Padalino,-  operatrice della nuova realtà di Parcocittà. A Foggia, dove la criminalità sembra prendere  il sopravvento, è avvenuto un “piccolo miracolo”. L’area all’aperto è stata riqualificata dopo un lungo periodo di degrado, grazie all’aspirazione e alla determinazione di giovani ragazzi foggiani che credono nella legalità e nella bellezza. Gli operatori rivelano che non è stato facile promuovere questo progetto di fronte ai cittadini di Foggia. ” Vabbè ma quanto vuole durare” è la frase di  rassegnazione che molti di loro hanno pronunciato a causa dei fallimenti di attività antecedenti. Ma sul grande verde di Parco San Felice adesso spira un’aria di speranza nel futuro. Già quest’estate ha ospitato concerti, eventi ed attività educative gratuite grazie ai quali ora acquista credibilità. di Mattia Princigallo – Parcocittà si presenta senza alcuna limitazione per dare l’opportunità, ad un quartiere prima vandalizzato, di essere il simbolo della città . Crederci è l’obiettivo sostenuto con “Giovani-Menti”, un contest di idee che richiama la creatività dei ragazzi dai 16 ai 35 anni. “Che cosa fareste per questa struttura?” è la domanda che gli viene posta per rendere proprio i giovani i protagonisti della riqualificazione di Parcocittà. La buona volontà è l’unico requisito richiesto per ridare a questo ambiente la dignità che merita. La serietà di questa iniziativa, inoltre, è stata alimentata grazie alle borse di studio di 1000 e 1500 euro per i ragazzi più meritevoli.”Foggia, quindi”- afferma Nicola Saracino, operatore del parco- “acquista un punto positivo in contrapposizione agli avvenimenti negativi che tutti conoscono. Un primo traguardo raggiunto da noi giovani che abbiamo scelto di non scappare”. Gli studenti del Blaise Pascal qui hanno svolto un percorso di interazione tra scuola e territorio. Inoltre, hanno potuto conoscere una realtà prima d’ora estranea. Anche le scuole, quindi, hanno il compito di prendersi cura di un luogo dove la cultura, per il momento, sta vincendo.