//“Notre Dame De Paris”: la pietra si fa statua, musica e poesia

“Notre Dame De Paris”: la pietra si fa statua, musica e poesia

di | 2022-11-20T17:35:17+01:00 20-11-2022 17:35|Alboscuole|0 Commenti
Di Giorgia Loconte e Paola Brudaglio – Classe III, sez. I   Il 3 novembre noi alunni della classe 3^I, ci siamo recati al Palaflorio di Bari per il musical “Notre Dame de Paris”, un musical tratto dal celebre romanzo di Victor Hugo “Notre Dame de Paris” ed ispirato a una delle cattedrali gotiche più antiche del mondo, costruita fra il 1163 e il 1245. Un classico senza tempo, drammatico e sentimentale, che narra soprattutto il sentimento più antico  del mondo, l’amore e la non accettazione dell’altro considerato “diverso”. Tanti gli spettatori presenti, studenti di ogni ordine scolastico e provenienti da tanti paesi limitrofi. Il romanzo fu scritto da Victor Hugo nel 1821 a soli ventinove anni e segue le vicissitudini che si svolgono all’ombra cupa della cattedrale di Notre Dame, in  una Parigi immaginata da Hugo del tardo medioevo.  Protagonisti principali sono: Quasimodo,  il gobbo campanaro della famosa cattedrale parigina, originariamente abbandonato, lasciato a Notre Dame e successivamente adottato dall’arcidiacono Claude Frollo; la bellissima zingara Esmeralda, ballerina e maga;  Frollo, antagonista del romanzo, spesso compassionevole ma anche causa di molta sofferenza.  E’ chiara la maestria con cui Hugo descrive in maniera nitida e dettagliata le tantissime sfaccettature che contraddistinguono sia la società del tempo  sia l’ambiente circostante. Ma ciò che ci ha tanto affascinato del musical è stato soprattutto il meccanismo della scenografia, la ricchezza e la varietà dei balletti e delle acrobazie. I protagonisti hanno cantato con voce soave e melodiosa i brani di Riccardo Cocciante. Indescrivibili le musiche di “Il tempo delle Cattedrali” e “Bella Esmeralda”. “Notre Dame de Paris” è un’opera piena di tante tematiche antiche ma sempre contemporanee, è un inno alla diversità e all’accettazione, alla bontà, all’ innocenza e al buon cuore. E’ stata un’esperienza molto gradita, affascinante che ci ha catapultati in un mondo immaginario e reale..