//NO AL SILENZIO E ALL’OMERTA’

NO AL SILENZIO E ALL’OMERTA’

di | 2019-03-16T19:48:53+01:00 16-3-2019 19:48|Alboscuole|0 Commenti
 Martina Di Taranto – “Un giudice ragazzino” è un libro di Salvatore Renna che tratta temi come la mafia e la giustizia. Il libro parla di un semplice ragazzino: Rosario e di suo padre. Attraverso i racconti del padre al figlio, possiamo capire l’importanza di sconfiggere la mafia e possiamo anche imparare la storia di un giudice: Rosario Livatino, lui oggi non viene ricordato molto, però ha dato anche lui il suo contributo per sconfiggere questa brutta malattia che attacca chiunque senza distinzione di età. L’autore del libro ha raccontato la storia di questo giudice, trasferendo molti elementi in quella del ragazzino: innanzitutto possiamo accorgercene dal nome, poi se si legge sia la biografia di Livatino e il libro si possono notare subito molti particolari che coincidono, un altro potrebbe essere il luogo in cui è ambientata la storia e il paese di nascita del giudice: Canicattì. Il padre di Rosario comincia a parlare del concetto di giustizia quando il figlio gli chiederà il significato di un monumento costruito su una strada di passaggio vicino al ponte di Gasena. Da lì Rosario comincerà veramente a crescere e a capire in che luogo si trova, capisce che in tutto ciò che lo circonda non regnano pace e armonia come gli avevano fatto credere i genitori, ma si trova in Sicilia, la terra della mafia. Rosario piano piano capisce che anche lui può fare la sua parte e comincia comportandosi bene a scuola e non temendo niente. Il suo coraggio lo aiuta a sconfiggere i bulli, lui denuncia ai suoi insegnanti tutto quello che i bulli fanno di sbagliato nei confronti suoi e degli altri studenti, non rimane nel silenzio e nell’omertà. Questa strada lo porta a diventare un vero e proprio giudice che fin da ragazzino ha rispettato la legge. Rosario non si è limitato a se stesso, ha spiegato ai suoi amici il concetto di giustizia e ha cercato di portare sulla buona strada un bullo, proprio il figlio di colui che ha ucciso suo padre, un mafioso. Rosario quando viene a conoscenza di questa verità, non si arrabbia con quello che è diventato un suo amico, non lo etichetta e gli perdona anche il silenzio. Quando è morto il padre di Rosario, erano entrambi dei ragazzini e il bullo voleva soltanto proteggere suo padre perché non conosceva il significato di giustizia Leggere questo libro è una fantastica esperienza perché ci spiega che tutti possiamo comportarci correttamente nella vita di tutti i giorni, ognuno di noi può fare la sua parte e non rimanere nel silenzio e nell’omertà, due fenomeni che non fanno che accrescere la mafia.