//L’ISOLA DELLA CERTOSA

L’ISOLA DELLA CERTOSA

di | 2019-03-30T09:53:58+01:00 30-3-2019 9:53|Alboscuole|0 Commenti
di Emma della Vedova & Uriah Squarcina 2^ B. – Abbiamo deciso di dedicare quest’articolo ad una piccola Isola che si trova tra Venezia e il Lido ed è anche vicinissima anche a Vignole  per la sua importanza religiosa ma soprattutto perché costituisce un habitat ambientale particolare per la presenza di piccoli boschi di pioppi bianchi e neri, di frassini, di altri arbusti di piante anche non autoctone, e di un canneto litoraneo. Ci siamo documentate ed ecco il nostro articolo. L’Isola della Certosa è un luogo di storia antica, sacra, religiosa. Fin dal XIII secolo è stata sede di un monastero agostiniano e certosino a cui erano legate molte attività culturali ed agricole. I frati agostiniani vi costruirono la Chiesa di Sant’Andrea e il complesso monastico dopo aver bonificato i terreni paludosi e incominciarono a coltivarli ad orti e vigneti.  In seguito verso la metà del 1400 subentrò ‘l’ordine dei Certosini’ e vennero creati due chiostri nel monastero, celle isolate per la meditazione, la preghiera, lo studio ed altri alloggi.  Per la sua vicinanza a Venezia e per la peculiarità dell’ambiente molti nobili veneziani vi trovarono rifugio per vivere in raccoglimento spirituale e rimanendo incantati per l’affascinante luogo naturale e per la tranquillità del trascorrere della loro vita nella meditazione fecero costruire i sepolcreti per le loro famiglie.  Su quest’isola risultano testimonianze di famose famiglie quali: Pisani, Priuli, Correr, Grimani, Barbarigo, Querini e Diedo che lasciarono donazioni ed abbellirono la Chiesa con marmi pregiati e dipinti di pittori veneziani famosi. Con la venuta di Napoleone e la successiva soppressione degli ordini religiosi, l’isola fu destinata ad usi militari che culminarono all’inizio del XX secolo con la costruzione della Pirotecnica della Certosa, fabbrica di munizioni e poligono di tiro. Purtroppo fu definitivamente abbandonata negli anni ‘60.  Lasciata ad uno stato di totale abbandono per alcuni decenni, nel 1996 l’Amministrazione comunale, di concerto con il Magistrato alle Acque di Venezia e con il contributo di fondi comunitari, decise di avviare una prima fase di recupero.  Oggi sull’isola ha sede il ‘Polo Nautico Vento di Venezia’: un centro che offre servizi integrati per la nautica da diporto, lo sport, l’educazione ambientale, il turismo sostenibile, manifestazioni sportive e culturali. Nel 2007 il Comune di Venezia con una delibera ad hoc ha realizzato una prima ‘area di parco urbano’ di circa 3 ettari. Attualmente il ‘Polo Nautico Vento di Venezia’ è impegnato con l’Amministrazione comunale veneziana al recupero completo dell’isola e alla creazione di un parco accessibile al pubblico con percorsi attrezzati nel rispetto del prestigioso patrimonio naturalistico.