//L’INTERCULTURALITA’ A SCUOLA

L’INTERCULTURALITA’ A SCUOLA

di | 2020-02-17T20:07:08+01:00 17-2-2020 20:07|Alboscuole|0 Commenti
di Delia Cisarò – Quando parliamo di interculturalità, dobbiamo fare prima riferimento alla multiculturalità, che possiamo definire sinteticamente come un contesto sociale in cui si fa riferimento alla presenza di diverse culture che convivono nello stesso spazio e territorio; a questo punto, definita la società multiculturale, possiamo parlare di interculturalità, e cioè di quel processo sociale di convivenza, di relazione in una società multiculturale, tra popoli, persone differenti per area geografica di provenienza, lingua, religione, cultura, abitudini, tradizioni, ove comunque ognuno mantiene la propria identità conservando quindi le peculiarità del proprio gruppo sociale. L’interculturalità è un fenomeno che per vari motivi ha trovato nelle varie e diverse realtà mondiali sempre delle difficoltà, ostacoli alla sua piena e serena affermazione ed oggi questo fenomeno interessa a pieno titolo il nostro paese, la nostra società, infatti i più importanti processi dei nostri tempi, quali la mondializzazione e in essa la mobilità dei processi produttivi, la globalizzazione delle relazioni economiche e degli scambi informativi (internet,sistemi informatici di comunicazione) e soprattutto il fenomeno dell’immigrazione, hanno portato e continuano a portare milioni di persone da determinate zone geografiche ad altre (soprattutto dall’est all’ ovest e da sud a nord). Proprio l’immigrazione di persone provenienti dall’Africa, è una questione che in particolare nell’ultimo decennio ha investito il nostro paese, della quale si discute continuamente, con punti di vista e giudizi a livello sociale, culturale e politico diversi e contrastanti, ma la cosa certa è che ora in prima persona siamo protagonisti interculturali, cioè oggi il nostro approccio alla società in cui viviamo non può non fondarsi sul dialogo interculturale, con un linguaggio e comportamenti che devono andare nella direzione che la differenza di razza, genere,religione,lingua,cultura non deve significare diversità nel senso negativo del termine, bensì come un arricchimento reciproco fondato sullo scambio e sulla valorizzazione di queste diversità che portando dunque alla diffusione e affermazione di una educazione che definiamo interculturale che promuove il dialogo e la convivenza costruttiva e pacifica con un atteggiamento di disponibilità a conoscere l’altro, nel rispetto dell’identità di ciascuno in un clima di dialogo e solidarietà che escluda discriminazioni. L’interculturalità e l’educazione interculturale, quindi, possiamo certamente dire che rappresentano gli strumenti, la risposta più alta e globale ad ogni forma di razzismo,xenofobia ed intolleranza, fenomeni tristi e dolorosi ancora in parte esistenti nel mondo d’oggi e tutti i soggetti istituzionali, a partire dalla scuola, devono perseguire come obiettivo l’interculturalità che veda la diversità come occasione per rapporti costruttivi e arricchenti per tutti., sensibilizzando il lavoro positivo del rapporto con l’altro per l’affermazione di una cultura del rispetto, della solidarietà e della convivenza pacifica. Un esempio concreto: nella mia classe di 1° superiore sono stati inseriti ,quasi ad inizio anno, due compagni provenienti dalla Tunisia. Due ragazzi amabili,dolci,educati che l’insegnante di italiano ci indica,sovente, come modelli da seguire per rispetto e correttezza. Essi si sono integrati perfettamente e noi vogliamo bene loro. Durante il mese di Dicembre, in prospettiva delle festività natalizie,su suggerimento sempre della professoressa che ha scelto un brano di poesia dell’autore  G. Brain, una compagna ed io abbiamo imparato e recitato in classe, uno stralcio della poesia, noi in arabo e loro in italiano. E’ stato un momento bellissimo ed emozionante! A qualcuno è scappata una lacrimuccia. Altrettanto bello è stato vedere come un mio compagno per il recupero delle materie, durante la pausa didattica, si è preso cura di loro aiutandoli a studiare. Se non è intercultura questa!