//Lettera aperta a Antti Rinne, Presidente di turno del consiglio dell’UE, sulla questione sbarco migranti a Lampedusa.

Lettera aperta a Antti Rinne, Presidente di turno del consiglio dell’UE, sulla questione sbarco migranti a Lampedusa.

di | 2019-10-29T20:25:04+01:00 29-10-2019 20:25|Alboscuole|0 Commenti
Gentilissimo Signor Presidente, Le scrivo perché vorrei esprimere alcuni miei pensieri sulla “questione migranti”. Mi chiamo Domenica Rizzi, ho 12 anni e scrivo dall’Italia. Premetto che per me non è bello vedere morire la gente in mare, pertanto mi piacerebbe che un giorno tutte le persone in cerca di nuove speranze possano vivere e realizzare i propri sogni. L’episodio avvenuto a Lampedusa è l’ennesima cronaca di una tragedia che solo chi ha potere, come lei, può cercare di evitare, intervenendo in modo efficace e coscienzioso. Non mi vanno bene le condizioni in cui i migranti viaggiano senza strumenti di salvataggio, su barche sovraccaricate e in pessime condizioni. Credo di non sopportare chi si arricchisce sfruttando le necessità di queste povere genti. Chiedo a Lei aiuto, affinché possa emanare delle leggi che tutta la comunità europea possa rispettare, per operare in maniera compatta e solidale. Penso infine che non solo l’Italia debba impegnarsi economicamente e moralmente a salvare vite umane, ma tutti i cittadini europei. So che Lei si sta impegnando, ma Le chiedo una maggiore attenzione e considerazione del problema. La ringrazio per l’attenzione e La saluto cordialmente.   Domenica Rizzi 2^B