//Le mie giornate a casa per gli effetti del Coronavirus

Le mie giornate a casa per gli effetti del Coronavirus

di | 2020-03-27T17:44:14+01:00 27-3-2020 17:30|Alboscuole|0 Commenti
di Asia Panizzi Classe 3^ B. –  Scrivo questi pensieri proprio nei giorni in cui mi sarei dovuta trovare prima a Roma  per seguire un programma di visite guidate ai Fori Imperiali, ai Mercati Traianei e al Museo Centrale del Risorgimento del Vittoriano presso l’ISTITUTO PER LA STORIA DEL RISORGIMENTO ITALIANO in Piazza Venezia, e proseguire poi per Viterbo per partecipare al Meeting Nazionale ˜Premio Nazionale Giornalista per 1 Giorno’ come componente della redazione del giornalino scolastico ‘FOSCARINI NEWS’: questo aggiunge tristezza a tristezza. Le giornate scorrono lente, tutti gli orari che scandivano le nostre giornate fino ad un mese fa sono completamente saltati. Non è bello non andare a scuola. Ci perdiamo molte cose che non ci verranno più restituite. L’incontro e il confronto con i professori, i compagni, gli amici, i sorrisi, le risate, i litigi, le lezioni, la discussione di quello che succede a noi e attorno a noi. La mattina mi sveglio un po’ più tardi, verso le otto e mezza. Una veloce colazione e poi mi collego con il telefono o il pc al registro elettronico per vedere gli aggiornamenti. Ci ho messo un po’ ad abituarmi a questa nuova routine e capire bene cosa e come fare. Il resto della giornata è regolato da studio, pranzo, merenda e cena. Qualche volta perdo la pazienza con i miei famigliari ma poi mi pento subito. E’ difficile però stare tutti chiusi in casa per così tanto tempo!!! Le relazioni con gli amici non si sono però mai interrotte! Abbiamo trovato dei nuovi modi per vederci e per chiacchierare tra noi e cercare di rendere meno dura questa permanenza forzata a casa. Instagram, whatsapp ci aiutano a condividere pensieri ed emozioni. Non vedo l’ora di uscire di nuovo, però so che è necessario rimanere a casa per la nostra salute e di quelli che amiamo.  #iorestoacasa