//LE MASCHERE GRECHE

LE MASCHERE GRECHE

di | 2021-02-24T22:16:50+01:00 24-2-2021 22:13|Alboscuole|0 Commenti
Pollice Ilenia – Sinisi Angelica classe 5^ C. Quest’anno abbiamo studiato la civiltà greca: una tra le più antiche e importanti. Abbiamo fatto un viaggio nel passato che ci ha portato a conoscere i greci: inventori dei giochi olimpici e di molte discipline come la scienza, la biologia, l’astronomia, le arti, la storia, la filosofia, la medicina, la matematica e il teatro. Proprio l’invenzione del teatro, ha destato in noi bambini tanta curiosità; ci ha sorpreso infatti che, il teatro, sia nato durante le feste in onore del dio Dionisio: dio del vino e della giovinezza. I canti e le danze con cui era celebrato il dio, divennero a poco a poco veri e propri spettacoli, nei quali erano raccontati i miti degli Dei e degli eroi.  Successivamente si giunse alla rappresentazione delle tragedie: storie dolorose dei grandi personaggi, che con le loro azioni e le loro parole facevano commuovere e impaurire il pubblico. Molto gradite agli spettatori divennero anche le commedie: spettacoli che facevano ridere, ma anche, riflettere sui difetti più comuni degli uomini. Il pubblico accorreva sempre numeroso alle rappresentazioni teatrali, finanziate dai cittadini più ricchi. A teatro, per alcuni giorni, si trascorreva gran parte della giornata; dall’alba al tramonto venivano rappresentati degli spettacoli, intervallati da qualche pausa che consentiva il consumo di un fugace spuntino a base di pane, olive e fichi. Al termine di queste giornate, veniva proclamato un vincitore tra gli autori delle varie opere. Un particolare che ci ha incuriosito molto è che gli attori non erano mai più di tre ed erano solo uomini che recitavano anche i ruoli femminili. Pare, ma non è sicuro che le donne potessero, solo, recarsi a teatro. Gli attori indossavano le maschere di cuoio che servivano per amplificare la voce e ne caratterizzavano i personaggi. La maschera nell’arte teatrale aveva una particolare importanza ed era a sua volta un tipico prodotto artistico al quale era affidata una funzione comunicativa molto rilevante. Per attirare e stupire il pubblico furono inventati macchinari che creavano effetti speciali: piattaforme girevoli, gru per far scendere gli Dei dal cielo, botole per fare apparire i defunti dal regno dei morti.   Con la nostra maestra di arte abbiamo realizzato delle maschere simili a quelle indossate dagli attori utilizzando: pasta, cartone, colla e colori a tempera. Sul cartoncino bianco abbiamo disegnato un ovale e dopo averlo ritagliato abbiamo disegnato gli occhi e ritagliato la forma della bocca. Abbiamo utilizzato ogni tipo di pasta come le farfalle, i fusili e le lumache. Le farfalle le abbiamo usate per fare i capelli; i fusili per il naso, la barba e le sopracciglia e infine le lumache per fare gli occhi. Dopo aver incollato i particolari del volto, con i colori a tempera, abbiamo dipinto il viso di rosa carne mentre i capelli e la barba di marrone. E’ stata un’esperienza istruttiva e divertente che ci ha coinvolto, tutti, con grande entusiasmo.