//La Settimana Santa ad Agira e in Sicilia

La Settimana Santa ad Agira e in Sicilia

di | 2019-04-21T10:20:58+02:00 21-4-2019 10:20|Alboscuole|0 Commenti
DI: Giulia Rocca 1 C La Settimana Santa è arrivata, nella vita di un credente rappresenta sicuramente un momento di grande commozione e di riflessione; una luce di speranza illumina i nostri cuori e ci stimola a pensare a tutto ciò che Gesù ha fatto per noi e a ciò che potremmo fare noi per gli altri. La Settimana Santa in Sicilia è molto sentita, inizia con la domenica delle palme, l’ingresso di Gesù a Gerusalemme circondato dalla gente, che lo acclama tenendo in mano palme e ramoscelli d’ulivo, in segno di pace e di riconciliazione. Altro momento significativo e toccante della Settimana è la celebrazione serale del giovedì santo, durante la quale il prete lava i piedi ad alcuni fedeli ricordando il gesto che ha fatto Gesù con gli apostoli, la benedizione e la distribuzione del pane simboleggia l’ultima cena di Cristo. Al termine della celebrazione il prete chiude il Sacramento e consegna le chiavi ad un bambino piccolo che le custodirà fino al pomeriggio del giorno successivo. Il Venerdì Santo è un giorno di silenzio e di adorazione dei sepolcri, le chiese sono aperte ed è tradizione girare per il paese e adorare i sepolcri allestiti dai fedeli; nel pomeriggio, dopo l’adorazione della Croce, inizia la processione, molto toccante con la bara del Cristo morto e della madonna addolorata. Personalmente mi commuove molto vedere la bara di Gesù morto e il volto sconvolto della Madonna vestita di viola e nero. Questa processione in alcune città della Sicilia è molto sentita, coinvolge tantissime persone che fanno parte delle varie confraternite; ricordiamo quella di Trapani e quella di Enna, avvenimenti religiosi che attraggono molti fedeli e turisti. La Settimana Santa si chiude con la veglia pasquale, al cui termine si accendono le luci per festeggiare la risurrezione di Cristo e la fine del lutto. Nel pomeriggio del giorno di Pasqua ad Agira molte persone si recano al S.S. Salvatore, il quartiere alto del paese, per assistere a quello che noi chiamiamo “u cruontru”, cioè l’incontro festoso tra Cristo risorto e la sua mamma. Spero che quest’anno la Pasqua porti gioia in tutte le famiglie.