di Luca Ambrosio-Il grano possiede il quadruplo dei geni di un essere
Il grano nasce della fusione di ben tre piante diverse,
due graminacee e una pianta erbacea. Non è però ancora
chiaro perché si sia conservato un numero così alto di geni
di ognuna delle specie di origine. Con il grano si può fare
il pane, la pasta e viene consumao in tanti modi. Viene
consumato ogni giorno in tutte le sue forme, dal chicco alle
farine, e trasformato in pasta, pane, biscotti, pizze e chi più
ne ha più ne metta. La scoperta delle
piante graminacee è da ricondurre ai Natufiani, una tribù
che visse 14.000 anni fa sulle coste del Mar Mediterraneo,
dalla Palestina alla Turchia. Questi furono i primi a intuire
le potenzialità delle varietà selvatiche di frumento ed orzo
e a separarle dalle altre piante. Il grano si trova in
numerosi prodotti alimentari, tra cui: prodotti da forno,
preparati per la cottura in forno, pane, pangrattato,
alimenti impanati, cereali per la colazione, bulgur,
couscous, cracker, semola, farro monococco, farro, diverse
varietà di farina, pane azzimo, pasta, seitan, semolino,
germe di grano. In generale la farina di grano tenero
viene impiegata per la panificazione e nella produzione di
prodotti lievitati, come i dolci (torte, biscotti, brioches), le
pizze, e la pasta fresca mentre dalla farina di grano duro, o
semola, si ottiene la pasta (quella che troviamo sugli scaffali
del supermercato).