//La leggenda di Berenson

La leggenda di Berenson

di | 2019-05-23T18:59:14+02:00 16-5-2019 10:46|Alboscuole|0 Commenti
Classe 2^B – Le classi seconde della scuola secondaria di I°“Galileo Galilei”  Breda di Piave hanno partecipato al laboratorio sul giallo, organizzato dalla casa editrice Pelledoca in collaborazione con la libreria Massaro di Castelfranco Veneto. Dopo aver letto il libro “ La leggenda di Berenson” di Alessandro Zannoni, gli alunni hanno incontrato Lodovica Cima, la responsabile della casa editrice, che ha pubblicato numerosi gialli per ragazzi. L’editor ha introdotto le classi alla conoscenza delle caratteristiche del genere e ai trucchi della scrittura in giallo. E’ stato un incontro particolarmente interessante che ha coinvolto gli allievi i quali poi, divisi in gruppi, hanno riscritto il finale della storia letta. Il libro presenta una storia molto coinvolgente. Lo scenario è una barca acquistata all’asta dal padre del protagonista, Michelangelo, in cui è avvenuto l’omicidio di Carlotta Alessandrini, vecchia proprietaria dell’imbarcazione e stimata antiquaria che avrebbe nascosto un inestimabile tesoro: delle opere d’arte, trafugate dai nazisti durante la seconda Guerra Mondiale…. Ecco di seguito il finale risultato vincitore, delle scrittrici in erba: Teresa, Eleonora, Jasmine, Anna, Alice,della 2^B …………….. Mongi non si era accorto di essere inseguito, aveva due uomini alle calcagna e un’amica da proteggere… doveva agire in fretta. Dopo aver salvato Laura, i quadri e aver catturato l’assassino di Carlotta, i ragazzi tornano nella barca. Si fiondano nella cabina di Mongi, mettono i quadri sopra il letto e analizzano la situazione. Laura, ripulendoli e asciugandoli, nota la scritta: “Ho vissuto nell’ombra, sono morta nell’ombra e nell’ombra ho lasciato la mia redenzione”. Incuriosita, pulisce meglio il quadro e sul fondo del foglio, sotto la scritta, trova disegnata una mappa. Lei escalma: “Ragazzi guardate!” Mongi risponde: “Ecco cosa intendeva Carlotta con la frase la chiave della leggenda è nei quadri.” I ragazzi chiamano Malfoy e insieme decidono che l’indomani avrebbero seguito le indicazioni della mappa. La mattina seguente, i ragazzi con Malfoy partono. Arrivano nel luogo in cui la sera prima la barca dell’assassino era affondata, la mappa però li portava nel punto in cui molto tempo prima era già affondata un’altra. Arrivati trovano la barca affondata e scoprono che era di Rodrigo Berenson con cui aveva aiutato Mengele a scappare. Decidono di analizzare la barca e la tirano su con un gancio. Perlustrandola trovano un pulsante sul quale c’era una croce. Schiacciano e si apre la porticina di una stanza nella quale era contenuta la cassa. Erano molto emozionati e allo stesso tempo spaventati, però credono che la cosa più giusta sia raccontare tutto alla polizia. Dopo tutte le fatiche fatte vengono ricompensati poiché avevano risolto la leggenda di Berenson.