//IO SONO LEONARDO

IO SONO LEONARDO

di | 2019-11-13T18:25:13+01:00 13-11-2019 18:25|Alboscuole|0 Commenti
Consiglia Scaltrito – Ciao! Io sono Leonardo Da Vinci e sono nato ad Anchiano il 15 aprile 1452. Sono figlio primogenito di un notaio di nome Ser Piero e una contadina di nome Caterina. Tutti in quel tempo mi consideravano un figlio illegittimo perché sono figlio di una donna non sposata con mio padre. Quando ero un ragazzino, Ser Piero mi ripeteva sempre che dovevo essere notaio come lui, il nonno e il bisnonno. A dirla tutta non era il mio sogno diventare notaio e nella maggior parte del tempo mi rifugiavo in una stanza dove erano rinchiuse tutte le mie curiosità, fantasie e sulla scrivania c’era un quadernetto. All’interno di esso c’era di tutto: disegni, formule, bozzetti di creazioni, invenzioni… Un giorno, in silenzio, Ser Piero entrò nella mia stanza e vide tutto il quadernetto. Tutto ad un tratto egli mi disse che non avevo nessuna intenzione di diventare notaio e mi portò nella bottega di un suo carissimo amico, Andrea Del Verrocchio che era un pittore. Quella bottega era il luogo adatto a me; era pieno zeppo di dipinti e molti libri. Ser Piero mostrò il mio quadernetto al Verrocchio e mi prese nella sua bottega, dove incominciai a vivere. Passati anni e anni, mi chiamò un certo Ludovico il Moro, alla sua corte di Milano. Arrivato a Milano, questi mi disse di costruire un enorme monumento equestre, in memoria del padre. Passati 10 anni non avevo ancora terminato il cavallo, ma mi chiese di lavorare a un affresco perché il bronzo serviva per la guerra con i Francesi. L’affresco raffigurava il momento in cui Gesù spezza il pane e lo distribuisce agli Apostoli. Però io decisi di tentare una strada nuova: Gesù avverte gli Apostoli che tra loro c’è un traditore. Questo affresco lo avevo dipinto sulle pareti del convento di Santa Maria Delle Grazie e si intitolava “L’ Ultima Cena”. Le mie opere più famose furono: LA GIOCONDA, L’UOMO VITRUVIANO, LA DAMA CON L’ ERMELLINO, SAN GIOVANNI BATTISTA… Col passar del tempo studiando, studiando molto, diventai scienziato, filosofo, architetto, pittore, scultore, scenografico, anatomista, botanico, musicista, ingegnere e progettista; alcuni mi consideravano, addirittura, un genio. Avevo anche un allievo di nome Salaì, un bambino ladruncolo e vivace, ma io lo amavo lo stesso, perché non ero sposato e non avevo figli quindi per me era come un figlio. Posso dire che la mia vita è stata molto movimentata e infatti sembravo proprio un nomade, mi spostavo da una città all’altra, MA POSSO DIRE DI SENTIRMI FIERO.