//IL VECCHIO MARINAIO

IL VECCHIO MARINAIO

di | 2025-03-17T23:09:15+01:00 17-3-2025 23:09|Alboscuole|0 Commenti
a cura di Samuele Verzini – Classe VA – Scuola Primaria “Giovanni XXIII” – Santa Maria degli Angeli (Pg)   Un giovane pirata di nome Berk viveva su un’isola, amava l’avventura e voleva girare tutto il mondo. Indossava sempre gli stessi vestiti: un cappello nero con una piuma lunghissima, una camicia bianca come la panna, una giacca sbiadita color verde salvia, dei pantaloni marroni e degli stivali tutti rotti. Tutti i vestiti puzzavano di pesce!!! Aveva gli occhi azzurri, la bocca molto grande, il naso lungo e le orecchie a sventola. Si diceva, che nell’oceano vicino all’isola vivesse una creatura talmente grande da ricoprirla completamente. Era verde, squamosa e viscida con spuntoni aguzzi. Aveva artigli grandi quanto una nave e denti affilati come spade. Terrorizzava i pescatori e i marinai perché distruggeva le loro imbarcazioni e tutti i cittadini avevano paura di lei. Berk voleva fermare il mostro prima che distruggesse tutto, anche l’isola. Mentre si preparava per il viaggio incontrò un vecchio marinaio, con indosso una maglietta a righe bianche e nere, dei pantaloni blu color mare, degli stivali gialli e un buffo cappello. La barba gli arrivava al petto, aveva la bocca piccolina, gli occhi grandi come la luna e degli occhiali tondi, il tutto in un corpo florido. Dopo aver capito le intenzioni del giovane gli donò una nave magica che non poteva essere affondata. Il re dell’isola, venuto a sapere che Berk voleva partire, per paura di provocare la bestia, lo rinchiuse in una cella dove si trovava un altro prigioniero. Questo all’inizio non si fidava del nuovo arrivato, poi, dopo che gli aveva raccontato la sua missione, gli rivelò che lui era l’unico ad avere visto la creatura e ad essere sopravvissuto. Così gli svelò il modo per ucciderla. Il prigioniero creò dal nulla un arpione e lo diede a Berk, poi, mentre una guardia passava gli rubò le chiavi e lo fece scappare. Il giovane pirata salpò e navigò per tre giorni e tre notti, in un mare che sembrava un tappeto di velluto blu, finché vide qualcosa muoversi nell’acqua. All’improvviso iniziò una tempesta e spuntò una creatura gigantesca che attaccò la nave che fortunatamente restò a galla. Berk notò uno spazio nel petto, quello che il suo compagno di prigionia gli aveva detto di colpire, con uno scatto prese l’arpione e lo lanciò. Incredibilmente fece centro, ma la creatura non morì, al contrario, ruggendo come un tuono, colpì nuovamente la nave e quasi la ribaltò. Il giovane capì che quando l’attaccava doveva saltare e spingere l’arpione più in fondo. La creatura scattò di nuovo e, al momento giusto, Berk con un balzo si aggrappò ad uno spuntone, colpì e uccise la bestia. Dopo giorni di navigazione tornò nella sua isola, portando con sé uno spuntone del mostro, così che il re potesse credere nella sua buona fede, conquistando la fiducia degli abitanti dell’isola e riabbracciando i suoi genitori.