//Il libro consigliato: “Book Jumpers”

Il libro consigliato: “Book Jumpers”

di | 2020-01-17T19:27:16+01:00 17-1-2020 19:27|Alboscuole|0 Commenti
Di Elena Carbutti –  classe II sez. L   Quale lettore non vorrebbe saltare all’interno dei libri, per parlare con la tigre Shere Khan, cantare con l’orso Balù, assistere a balli dell’Ottocento in sfarzosi saloni barocchi in compagnia di Elizabeth Bennet, mangiare con Oliver Twist, risolvere misteri con Sherlock Holmes?                                                      Ciò è possibile nel libro di Mechthild Gläser, “Book Jumpers”, in cui la protagonista, Amy Lennox, per fuggire dai problemi che segnano la vita di ogni adolescente, va, con la madre, nella residenza di famiglia, in una sperduta isola dell’Irlanda del Nord, Stormsay. Qui, scopre di avere il dono di saltare all’interno dei libri, osservando dal vivo l’evoluzione delle storie, interloquendo con i personaggi. Tuttavia, contemporaneamente al suo arrivo, viene trovato il cadavere del famoso investigatore Sherlock Holmes mentre una bambina sconosciuta si aggira nell’isola. Così Amy e Will, tra scoperte, amori, fiabe e numerosi attentati, si metteranno sulle tracce della strana bambina, di cui scopriranno l’identità e l’oscuro segreto.                                                                                                                                  Storia avvincente ed emozionante, le cui pagine si tingono di giallo e di rosa; che ti lascia con il fiato sospeso fino alla fine; che ti permette di visitare le pagine della letteratura, dall’Odissea al Libro della Giungla, da Orgoglio e Pregiudizio a Sherlock Holmes, entrando in contatto sia con i buoni che con cattivi e rivalutando questi ultimi: anche loro hanno una storia, un passato, una motivazione che gli spinge a essere ciò che sono.                                                                                                La storia, per quanto fantasiosa, ci dà importanti insegnamenti: in primo luogo, che i libri costituiscono il portale tra noi ed un mondo dove tutto è possibile, dove le tigri parlano e gli uomini volano, dove esiste davvero il “lieto fine”, e che ogni libro distrutto è una perdita incalcolabile; che i libri sono più di carta e inchiostro: sono parole, sentimenti e sensazioni, sono un contenitore che impedisce alle parole di svanire, le memorie di qualcosa che, chissà come, dove e quando, è accaduto, sta accadendo o accadrà, possono essere immaginazione o storia, realtà o fantasia. Inoltre, attraverso una vicenda riguardante gli antenati dei protagonisti della storia, metafora di molto più di un semplice conflitto, ci viene impartito che le lotte, le guerre, i conflitti, per ricchezza o potere, provocano conseguenze terribili, quale, per esempio, la devastazione della cultura, indicata con la distruzione dell’unica copia di un antico manoscritto.                                                                                                                                             Tutto questo è racchiuso in un libro, in cui la realtà si intreccia con la fantasia, impedendo di capire dove inizia una e finisce l’altra.