//Il lavoro che ci impegna di più.

Il lavoro che ci impegna di più.

di | 2019-12-13T21:05:35+01:00 13-12-2019 19:35|Alboscuole|0 Commenti
di Gabriele Bevellino – 3^C – In questo nostro tempo, già tanto ricco di contraddizioni, si è diffuso un nuovo fenomeno: il lavoro ombra. Questa attività non è retribuita e le persone la svolgono senza accorgersene. L’aspetto che deve far riflettere di più riguarda la tecnologia e il sopravvento che sembra aver preso su ogni momento della nostra vita. Quando la tecnica incominciò a evolversi si aprivano scenari straordinari, come l’eliminazione di tutti quei lavori noiosi che limitavano il tempo libero da dedicare agli affetti e alle attività ricreative. Questo strumento, che ci faceva sognare una vita più semplice da gestire, però, è andato anche oltre le nostre aspettative, rendendosi capace di cose che neanche immaginavamo. Purtroppo non tutto quello che è stato creato ha avuto riscontri positivi. Alcune innovazioni hanno eliminato parecchi lavori retribuiti. Molte attività e mestieri di un tempo non ci sono più. Noi utenti siamo diventati i nostri banchieri, i nostri agenti di viaggio, i nostri impiegati, ecc. Il lavoro ombra, di fatto, ha cambiato la nostra società: ormai nel mondo del self-service siamo tutti soli. Si può infatti comprare articoli on-line, ricercare delle informazioni o mettersi in contatto con persone di tutto il mondo, restando, però, in perfetta solitudine con i nostri devices.  È la magia di Internet, la rete interna che riesce a connetterci tutti. Essa, pur tenendoci tutti uniti, ci porta in una dimensione alternativa, immaginaria, virtuale, dove tutto ci sembra possibile e ogni nostro pensiero è incentrato su di lei. Non ci rendiamo conto che, invece, tutto questo non fa altro che allontanare sempre di più gli esseri umani tra loro. Noi siamo troppo presi dal nostro bellissimo mondo immaginario per concentrarci su quello reale, che ormai ci sembra noioso, monotono, mediocre rispetto a quello che offre Internet. Non è ironico? Quello che dovrebbe unirci, in realtà, ci divide e specula su di noi senza che ce ne accorgiamo. Questo accade non solo nei rapporti tra gli individui, ma anche nel commercio. Prima, potevamo procurarci tutto quello che ci serviva nei mercati o nei negozi. Ora tutto è reperibile on-line, infatti possiamo addirittura farci spedire tutti gli acquisti a casa, senza alcun contatto umano, forse con il corriere, ma sappiamo tutti che, purtroppo, a nessuno importa mai del corriere. Nonostante questo, penso che le caratteristiche positive della rete siano più di quelle negative e che, per ora, ma non so ancora per quanto, la situazione rimarrà non troppo allarmante. Qualcuno, però, dice che prima o poi ci sfuggirà di mano e che quel giorno non è lontano.