//Il fenomeno della violenza minorile

Il fenomeno della violenza minorile

di | 2019-06-21T10:00:25+02:00 13-6-2019 9:10|Alboscuole|0 Commenti
CLASSE II SCUOLA SECONDARIA MOZZAGROGNA – Quest’anno nella nostra classe abbiamo discusso su un terribile fenomeno molto presente in tutto il mondo: il bullismo. Esistono 3 tipi di violenza:      Fisica      Psicologica      Verbale   Il bullismo si sta espandendo sempre di più negli ultimi anni e l’età più frequente in cui avviene questo fenomeno è dagli 8 ai 13 anni. Lo scopo bullo è mettere in cattiva luce e in difficoltà la vittima, che di solito è una persona debole e riservata, isolarla dal gruppo, denigrarla, insultarla, facendola sentire inferiore: in questo modo quest’ultima si sente rifiutata, inadatta e in colpa con se stessa. Molto spesso il bullo viene accompagnato da altre persone che per non diventare vittime lo supportano. Purtroppo da recenti studi si è visto che una vittima su 10 tenta il suicidio. Dal bullismo deriva il Cyberbullismo, che è una forma di bullismo attraverso Internet.  Internet ha portato ad un utilizzo della tecnologia, anche (ma non solo) attraverso i social network, non sempre corretta. Su internet un documento è nelle mani di tutti. Con il nostro professore di lettere abbiamo letto un libro intitolato “La guerra dei like” scritto da Alessia Cruciani . Questo libro parla di ragazzi della nostra età che attraverso la scuola e alcune piattaforme digitali diventano purtroppo vittime di bullismo. I protagonisti della storia sono Cristiana Saitta e Ruggero Rettagono, che pur essendo migliori amici non parlano dei propri problemi l’uno con l’altra. Cristiana è stata presa di mira dalle Adulatrici Cospiratrici, un gruppo di ragazze invidiose del suo appuntamento con Justin Bomber, il ragazzo più bello della scuola. Viene ricattata a causa di alcune sue foto imbarazzanti che finendo sulla rete potrebbero farla finire in un mare di guai. Ruggero invece per il suo fisico è “bullizzato” dai Fulminati Spettinati, che lo minacciano fisicamente e psicologicamente.   Il giorno 17 marzo alle 17:00 si è tenuto un incontro aperto a tutti presso la piccola biblioteca di Mozzagrogna con interventi del dottor Giovanni F. Visci pediatra e neuropsichiatra infantile, Tommaso Panico comandante dei Carabinieri di Fossacesia e il nostro professore di lettere Carlo Di Domenica docente referente del progetto con il quale letto e parlato in classe del libro “La guerra dei like” con moderatrice la giornalista Rai Maria Rosaria La Morgia. In questo incontro abbiamo discusso di questo fenomeno molto diffuso tra i ragazzi: il bullismo e cyberbullismo. Per iniziare la signora Mariella Di Girolamo dell’Associazione  gli amici della “ Piccola Biblioteca “ di Mozzagrogna ha introdotto l’argomento di cui avremmo trattato. Il dottor Giovanni F. Visci ha illustrato delle slide in cui spiegava brevemente le azioni del bullo e della vittima,  su come difendersi da questo fenomeno sia personalmente, sia con l’aiuto di organi preposti: tra questi l’associazione “Telefono Azzurro” e “You POL”. Successivamente il nostro professore ha illustrato e spiegato l’attività di lettura e riflessione che abbiamo svolto in classe sul libro che tratta proprio di questo tema. In seguito è intervenuto Tommaso Panico comandante dei carabinieri il quale ha illustrato diverse norme che regolano questo problema; siccome questo terribile fenomeno è in continua evoluzione ci ha spiegato che anche la legge si sta adattando con norme sempre più precise e aggiornate possibili per colpire i colpevoli in maniera più giusta.  Alla fine dell’incontro si è svolto un dibattito. Noi ragazzi abbiamo posto alcune domande come, ad esempio, pur non assistendo in prima persona a degli episodi come facciamo a capire se un  nostro amico è vittima di bullismo oppure se ci sono delle conseguenze per le vittime appena uscite da questa grave esperienza. A rispondere a queste nostre domande è stato il Dottor Giovanni F. Visci. Successivamente anche altre persone presenti hanno fatto diverse osservazioni e si è sviluppata un bella discussione. E’ stato molto importante partecipare a questo progetto perché ci ha dato la possibilità di conoscere in maniera molto approfondita questo grave fenomeno e poterlo affrontare, se dovesse mai accadere, con le armi giuste.